Decreto Recovery, la novità: subappalti possibili fino al 50% dei lavori
Esteso il superbonus per le ristrutturazioni “green”, ma gli alberghi sono esclusi
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Una serie di semplificazioni per accelerare la realizzazione dei progetti nell’ambito del Piano di ripresa e resilienza. Sono quelle introdotte con gli ultimi ritocchi al decreto Recovery, approvato dal Consiglio dei Ministri.
Tra le principali novità i subappalti possibili fino al 50% dei lavori, con maggiori tutele per i lavoratori. E poi il superbonus per le ristrutturazioni “green” che sarà più facile per i condomini, con estensione anche a case di cura, caserme, ospedali e ospizi, ma non agli alberghi.
Ancora: tutte le imprese che parteciperanno alle gare dovranno, come prerequisito, assumere una quota, non inferiore al 30%, di giovani under 36 e donne.
Nelle misure previsto anche l’esonero dal bollo da 16 euro e dalle altre spese per chi scaricherà i certificati digitali come stato di famiglia o residenza, dalla piattaforma dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente.
Il decreto, inoltre, prevede che ogni progetto abbia una chiara catena di comando, che parte dai "soggetti attuatori" e sale via via fino alla cabina di regia tecnica e politica che avrà il suo centro a Palazzo Chigi e a cui parteciperanno anche le Regioni (che avevano protestato chiedendo maggiore coinvolgimento). Per gli interventi green e digitali saranno chiamati in causa in prima battuta anche i due Comitati interministeriali per la transizione ecologica (Cite, che si è riunito per la prima volta) e digitale. Con funzioni consultive viene istituito anche un tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, cui siederanno i rappresentanti degli enti locali, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell'università e della ricerca e della società civile.
(Unioneonline/l.f.)