«Se non stiamo attenti, il grande bluff della Giunta Solinas porterà al caos dei trasporti e a un crollo dell'economia in Sardegna».

Tra gli attacchi ricevuti fuori dal Palazzo, forse quello di William Zonca è il più duro: il segretario della Uiltrasporti accusa il presidente della Regione di scarsa trasparenza, per di più su un tema fondamentale come quello della continuità territoriale.

La scelta «di nascondere le carte per poi dare la colpa al ministero e all'Unione Europea non regge», accusa Zonca, che entra anche nel merito del nuovo progetto su cui Solinas fonderà la trattativa con la Commissione Ue: «Non prevede alcun miglioramento. Come ammette anche un esponente di Forza Italia», il riferimento è a Ugo Cappellacci, «al quale diamo pienamente ragione, il nuovo modello fa retrocedere clamorosamente la nostra regione. Non si sa ad esempio nulla sulla frequenza dei collegamenti con Roma e Milano, che in caso di riduzione comporterebbe l'ulteriore diminuzione dell'offerta creando enormi problemi ai viaggiatori. Riteniamo quasi vergognoso un comportamento di questo genere soprattutto se poi si chiede la compattezza dei sardi per poter difendere la continuità territoriale».

All'attacco anche Arnaldo Boeddu, Filt Cgil: «Aver sempre rifiutato il confronto con le parti sociali e non aver mai ascoltato le proposte che arrivavano da più parti costringe Solinas a prendere atto del fallimento e del mancato governo del settore dei trasporti».

Il modello - Le indiscrezioni sul nuovo sistema predisposto dalla Giunta non convincono. Dopo lo stop alla prima proposta, che prevedeva la tariffa unica per residenti e turisti, ora si lavora a un modello con due prezzi differenti. Per i sardi si punta su tariffe basse, inferiori rispetto a quelle attuali: 20 euro più tasse per i collegamenti con Roma e 30 euro più tasse per quelli con Milano. I passeggeri non residenti in Sardegna invece avranno due listini: uno per l'inverno, quando i prezzi non potranno superare il doppio di quelli riservati ai residenti, e uno per l'estate, senza limiti. Saranno le compagnie a scegliere le tariffe sulla base di domanda e offerta. Questo almeno è il progetto della Giunta, che dovrà prima ricevere il via libera dell'Europa. Ma lo stop del 16 aprile - è impossibile prenotare un volo verso Fiumicino o Linate oltre questa data - incombe e sarà fondamentale ottenere anche un'autorizzazione alla proroga dell'attuale sistema, visto che il nuovo sistema non potrebbe mai essere messo in pista entro aprile.

Le piccole industrie- Mai come in questo periodo l'incertezza sui trasporti minaccia l'economia dell'Isola. Nei giorni scorsi Federalberghi e Confindustria hanno chiesto un intervento del Governo. La stagione turistica è a rischio. E secondo le associazioni le difficoltà nei collegamenti aerei sono destinate a incidere su tutti i settori. «L'insularità e la cronica debolezza del nostro sistema infrastrutturale rappresentano un grave gap di competitività per il sistema produttivo isolano che sui mercati extraregionali si confronta con competitor avvantaggiati sotto ogni profilo, a partire dalla struttura dei costi aziendali», dice Giorgio Delpiano, presidente di Confapi, sigla che raggruppa le piccole e medie.

Le merci- Sullo sfondo c'è anche il caro traghetti, diventato insostenibile dall'inizio dell'anno dopo i rincari legati alle nuove normative sui carburanti delle navi. Altri Paesi hanno già affrontato il problema. «La Spagna, ad esempio, ha adottato un sistema che prevede un contributo finanziario diretto agli utenti dei vettori del trasporto merci», ricorda Delpiano.

(m. r.)
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