Un pacchetto di aiuti per le attività e per le famiglie più colpite dalle nuove restrizioni anti-Covid è al centro del decreto Ristori bis che ha ricevuto il via libera del Consiglio dei ministri.

Nel testo sono contenute inoltre disposizioni sulle elezioni dei Comuni sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata: quelle già indette per il 22 e 23 novembre verranno rinviate e si svolgeranno entro il 31 marzo 2021 "mediante l'integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale. Fino al rinnovo degli organi elettivi è prorogata la durata della gestione della Commissione straordinaria".

Il decreto è stato approvato poco dopo le 2 di questa notte. "Sono stati disposti i bonifici in favore di più di 211mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro", ha detto il ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri. E i soldi arriveranno tra lunedì e martedì. Ma in preparazione c'è anche un "Ristori bis" con ulteriori interventi per le imprese che hanno sede nelle regioni rosse e arancioni, oltre agli aiuti per le famiglie di Piemonte, Lombardia, Valle D'Aosta e Calabria.

In particolare si tratta di un nuovo bonus babysitter da 1.000 euro e del congedo parentale straordinario al 50% dello stipendio per i genitori di studenti delle scuole medie in didattica a distanza, fino a quando gli istituti resteranno chiusi e se non è possibile lo smart working. Il bonus babysitter potrà essere richiesto solo dagli autonomi (iscritti alla gestione separata come i collaboratori e gli occasionali o alle gestioni speciali di artigiani e commercianti) e non si potrà utilizzare in caso di "prestazioni rese da familiari" (non è un bonus nonni). Sarà anche incompatibile con il bonus asilo nido.

Inoltre verrà ampliata la lista delle attività economiche da ristorare: ai primi 53 codici Ateco si affiancano 57 altre categorie, ammesse ai contributi a fondo perduto tra il 100 e il 200%, che dovranno chiudere perché operano nelle zone rosse. Tra queste ci sono negozi di abbigliamento e di elettrodomestici, sexy shop, ambulanti, estetisti, i tatuatori e chi fa piercing, canili, dogsitter, agenzie matrimoniali.

Rinviati poi gli acconti di novembre "delle imposte sui redditi e dell'Irap" per tutte le partite Iva delle zone rosse che dovranno chiudere e stop ai contributi versati dalle aziende per i dipendenti per i datori di lavoro privati con sede operativa nei territori interessati dalle nuove misure restrittive.

E ci sono anche la conferma del credito d'imposta al 60% per gli affitti dell'ultimo trimestre, la cancellazione della seconda rata Imu di dicembre per le nuove categorie inserite nel decreto Ristori bis, aiuti per le imprese che appartengono alle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e di birra.

Il decreto prevede infine l'arruolamento a tempo determinato di medici e infermieri militari.

(Unioneonline/s.s.)

***

LEGGI ANCHE:

Il decreto Ristori
© Riproduzione riservata