Bene la previsione di 23 milioni di euro annui aggiuntivi per il settore agricolo sul triennio 2023/2025, ma «è necessario un incremento sostanziale delle risorse per gli interventi su 'produzione integrata' e 'produzione biologica', con una revisione degli importi unitari, in particolare per le ortive e per le colture arboree con l’obiettivo di favorire una maggiore partecipazione delle aziende di questi settori a questi interventi».

A sottolinearlo è Coldiretti Sardegna, con il suo presidente, Battista Cualbu, e il direttore regionale, Luca Saba, che hanno partecipato partecipando al Tavolo Verde che si è tenuto questa mattina in videoconferenza con la Regione.

All’ordine del giorno le proposte sull’assegnazione delle risorse previste dall’ultima Legge di Stabilità 2023, 69 milioni di euro in totale.

COLDIRETTI – Secondo l’associazione, nelle politiche di settore attese «servono interventi decisivi sugli investimenti considerati i gravi ritardi sui bandi». «È fondamentale – precisano presidente e direttore – programmare l’uscita dei bandi con cadenza annuale evitando così il ricorso a scorrimenti tardivi a distanza di anni dalla presentazione delle domande».

BOVINI – Altro tema su cui Coldiretti chiede un intervento immediato è quello dei bandi per i bovini da carne previsti come aiuti regionali alle imprese zootecniche. «Ancora oggi - dicono presidente e direttore - non è stato pubblicato il bando con gli interventi previsti per sostenere le aziende dopo i rincari causati dagli effetti della guerra in Ucraina e del Covid. Nonostante la previsione nella Finanziaria 2022 di 8 milioni di euro per il comparto, ancora non si hanno notizie di questi fondi e siamo fortemente preoccupati per l'incomprensibile ritardo nell’attuazione di un provvedimento che veniva adottato dal Consiglio Regionale con il carattere di urgenza 18 mesi fa e che, ora, rischia di fallire».

OVICAPRINO – Coldiretti ricorda anche che non è ancora del tutto conclusa l’attività sui pagamenti per l’ovicaprino (a valere sui ristori per i rincari dei costi di produzione) e si attende la riapertura del bando per gli allevamenti interessati ai subentri aziendali.

SICCITÀ – Sul fronte degli aiuti per la siccità 2017, Coldiretti chiede invece alla Regione le motivazioni per le quali la richiesta di 300 aziende sia stata ritenuta inammissibile in conseguenza del mancato superamento della soglia del 30% del danno, nonostante la norma ne preveda la liquidazione in regime “de minimis”.

ALTRI TEMI – Tra le richieste di Coldiretti anche quelle di fare chiarezza sui tempi di attuazione della misura 5.2 del Psr per i ristori contro i danni degli incendi nel Montiferru e Marmilla e l’adozione immediata degli interventi per gli aiuti nei settori diversi dalla zootecnia su Covid e guerra in Ucraina, dove occorre prevedere un sistema automatizzato di gestione delle istruttorie e pagamento delle richieste. Infine si chiedono notizie sullo sviluppo della piattaforma Siar, fondamentale per una corretta programmazione delle risorse nazionali e comunitarie.

(Unioneonline/v.l.)

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