Il cibo e il vino sardi a marchio Dop, Igp e Stg valgono quasi 700 milioni di euro, con il comparto che fa registrare in un solo anno un incremento del 19%.

Sono i dati che emergono dal XXII Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole Dop Igp e Stg, che incoronano l’Isola come la regione che nel 2023 è cresciuta di più nel Mezzogiorno per quanto riguarda l'economia a denominazione di origine.

Un balzo – nettamente superiore ai pur ottimi risultati di Abruzzo (+10,6%), Campania (+2,9%) e Sicilia (+2,2%) – che ha consentito alla Sardegna di entrare nella top ten delle regioni italiane, precisamente al nono posto, con un valore economico complessivo pari a 682 milioni di euro.

Se si guarda la graduatoria relativa al solo cibo, l’Isola è addirittura in quarta posizione, con un valore economico di 539 milioni e uno scatto in avanti tra il 2022 e il 2023 che supera il 23%. Sul risultato –sottolinea il rapporto - incidono sicuramente i risultati del Pecorino Romano con una crescita che sfiora il 31%.

Per quanto concerne invece il solo comparto vino, il valore della produzione sarda è di 143 milioni, cifra che consegna all’Isola l’undicesimo posto a livello nazionale.

(Unioneonline/l.f.)

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