Ennesimo caso di irregolarità denunciato dal sindacato dei lavoratori della comunicazione di Cgil in un call center.

Siamo a Taranto, e a lanciare l'accusa sono state alcune lavoratrici letteralmente esasperate. Accuse che sono finite dritte sul tavolo della Procura della Repubblica.

La promessa dell'azienda era di 12mila euro l'anno, poi le donne si sono viste recapitare in busta paga bonifici da 92 euro per una settimana da 39 ore di lavoro. Oltre a tagli allo stipendio in caso di assenza per pochi minuti dalla postazione per andare in bagno.

Alle rimostranze delle lavoratrici l'azienda ha risposto che "lasciando il posto per andare in bagno non viene riconosciuta l'intera retribuzione oraria".

Un sindacalista che ha calcolato la paga in base alle ore di lavoro, ne ha ottenuto un risultato sconcertante: "In alcuni casi la paga è di 33 centesimi l'ora".

Ora la Cgil sta valutando la possibilità di applicare la legge anti-caporalato anche a questo contesto, "perché in termini di paga e trattamenti ci sono le stesse condizioni".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata