Tanta attesa questa mattina per la riapertura di Piazza Affari dopo la lettera inviata da Bruxelles dai due commissari europei, il presidente Jean-Claude Juncker e del vicepresidente Valdis Dombrovskis, che hanno espresso "seria preoccupazione sul deficit" italiano, fissato dalla nota di aggiornamento al Def a 2,4% per il 2019.

Una prima - e informale - bocciatura della manovra del governo Conte, che ha fatto sapere, tramite bocca dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, di non aver intenzione di ripensare alle cifre.

La Borsa di Milano ha aperto in rosso, con l'indice Ftse Mib che segna -2,2% e con lo spread in rialzo, che ha toccato i 310 punti per poi scendere a 304.

Il rendimento del titolo italiano a dieci anni si è attestato intorno al 3,56%, segnando nuovi massimi da marzo 2014.

A soffrire sono soprattutto i titoli bancari: Bper lascia sul terreno il 3,22%, seguita da Ubi (-3,16%), Intesa Sanpaolo (-2,69%) e Unicredit (-2,63%).

In rosso anche le altre piazze europee, che all'apertura hanno registrato perdite più contenute rispetto a Milano: Londra cede lo 0,6%, Francoforte lo 0,9%, mentre Parigi lo 0,9%.

(Unioneonline/F)

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