Quando le sanzioni applicate dopo l’invasione delle truppe di Mosca in Ucraina verranno ritirate, gli oligarchi russi potranno tornare in possesso dei beni congelati dall’Italia, alcuni dei quali anche in Sardegna, ma per riaverli dovranno pagare le spese che il nostro Paese, tramite l’Agenzia del demanio, ha sostenuto per mantenerli. È quanto prevede un emendamento al decreto “Ucraina bis”.

Il base a tale emendamento, l’Agenzia del demanio “provvede al mantenimento dei beni sequestrati agli oligarchi russi e, "dalla cessazione delle misure di congelamento, può esercitare il diritto di ritenzione dei beni fino all'integrale recupero" dagli stessi proprietari "delle spese sostenute per la conservazione e l'amministrazione degli stessi, nonché provvedere alla vendita ove ricorrano le condizioni".

Per quanto riguarda invece i beni "sottoposti al codice della navigazione", come ad esempio gli yacht, rimasti invenduti, questi – si legge ancora nell’emendamento – saranno anche destinati ad "usi funzionali alle attività istituzionali della Guardia di finanza".

(Unioneonline/l.f.)

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