Un provvedimento quadro per disciplinare l'attività delle imprese dell'artigianato artistico che, durante il periodo pandemico, non hanno ricevuto alcun sostegno economico.

La proposta di legge, condivisa da tutte le forze di minoranza, è stata depositata in Consiglio regionale e illustrata oggi dal primo firmatario Francesco Agus (Progressisti). Che ha parlato di "un mondo già in crisi, considerata la fortissima diminuzione di addetti iscritti alla Camera di Commercio negli ultimi dieci anni". D'altra parte, "negli ultimi anni è stato quasi disincentivante essere in regola con le leggi del settore: sempre più operatori hanno reagito alla crisi cancellando la propria iscrizione, o addirittura cambiando mestiere". Oppure ancora, "trovando una soluzione anche in forme di lavoro nero senza alcuna tutela".

Ovviamente, ha aggiunto Agus, "quando un settore come questo, che rappresenta l'immagine che la Sardegna ha all'esterno, diventa un settore che viaggia in un mercato senza regole, diminuisce la qualità dei manufatti e aumentano gli imitatori".

GLI OBIETTIVI –  Da qui la necessità di istituire un albo delle imprese dell'artigianato artistico, tipico e tradizionale, di promuovere politiche di incentivazione per favorire l'emersione del sommerso attraverso contributi previdenziali a chi è in regola. Per l'attuazione del provvedimento sono previsti dieci milioni per il 2022. L'albo, ha spiegato Agus, "consente di superare il problema dei codici Ateco: si tratta di imprese che hanno spesso codici diversi tra loro".

Centrali in questa legge sono i contributi per le botteghe di transizione e nelle cosiddette "botteghe-scuola": "Incentiviamo la partecipazione dei giovani apprendisti nelle botteghe degli artigiani, così da non disperdere le conoscenze".

Gli operatori iscritti alla Camera di commercio sono attualmente un migliaio, ha fatto notare Michele Ciusa (M5S), in realtà - ha sottolineato Piero Comandini (Pd) - "comprendendo il sommerso, sono circa settemila".

Secondo la consigliera dei Progressisti, Laura Caddeo, "questa proposta di legge è un perno per valorizzare i borghi di cui l'Isola è ricca". 

(Unioneonline/v.l.)

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