Agricoltori sardi in trincea: sprint sugli aiuti, «ma c’è chi non vedrà un euro»
L’assessore: «Sbloccati oltre 170 milioni». Le associazioni: «Troppi restano indietro»La Regione annuncia un’importante accelerata sui sempre lentissimi pagamenti agli agricoltori, uno sprint che addirittura colloca la Sardegna al quarto posto in Italia per efficienza della spesa (dopo Veneto, Emilia Romagna e Lombardia), ma dai campi soffia forte un vento di protesta: «Tremila aziende non hanno visto un centesimo, è inaccettabile. Serve un intervento straordinario», tuona Coldiretti. «Viviamo nell’incertezza, molte imprese sono in grandi difficoltà», sottolinea Confagricoltura.
L’assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta ieri ha spiegato che «da settembre scorso a oggi c’è stato il raddoppio dei pagamenti, con l’erogazione di oltre 170 milioni di euro, risorse che consentiranno al comparto di avere una boccata d’ossigeno».
«Prendiamo atto dei dati sui pagamenti, ma non basta: è inaccettabile che 3mila aziende a oggi non abbiano ancora ricevuto nemmeno un centesimo», le parole di Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna, che hanno scritto alla Regione. «Restano ancora bloccati circa 19 milioni di euro, che chiediamo vengano liquidati al più presto».
Grande insoddisfazione anche da Confagricoltura. «L’esposizione finanziaria di migliaia di aziende, causata dal ritardo dei pagamenti, sta raggiungendo livelli preoccupanti», avverte il presidente Stefano Taras. «Alla base dei ritardi c’è la nuova Carta dei suoli nazionale – prosegue – con un cortocircuito tra norme comunitarie, disciplina nazionale di attuazione e applicazione da parte dell’ente nazionale Agea Coordinamento, che penalizza soprattutto le aree del Nuorese e della Sardegna centrale, Ogliastra, Gallura, Sarrabus, Sulcis Iglesiente, Goceano e Monte Acuto».
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