Nonostante il suo riconoscimento da parte del Parlamento europeo un anno fa, il principio di insularità finora non ha ricevuto dall’Ue piena attuazione.

«Bisogna estendere alla Sardegna le deroghe previste dall'articolo 349 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, quello che riguarda le isole ultraperiferiche, portando avanti le modifiche necessarie della normativa comunitaria in tema di trasporti», spiega il presidente della commissione Trasporti della Camera Salvatore Deidda.

L'obiettivo è quello di ottenere regole meno rigide sugli aiuti di Stato e, a cascata, un modello più equo ed efficiente per la continuità territoriale.

Il 6 settembre la Regione si presenterà a Bruxelles con un dossier contenente tutti i limiti dell'attuale sistema di collegamenti: la politica tariffaria lasciata in mano alle compagnie aeree, le frequenze insufficienti, l'orizzonte limitato ai soli aeroporti di Fiumicino e Linate. In cima alle richieste della Giunta ci sarà la tariffa unica per residenti e turisti, l'unico meccanismo che può garantire lo sviluppo dell'Isola.

Il nuovo sistema di continuità territoriale aerea è destinato ad entrare in vigore – salvo sorprese – a ottobre 2024.

L’altro modello, quello della Corsica, ha già ricevuto il via libera dalla Commissione Ue.

Michele Ruffi

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