Addio ai negozi di prossimità: la crisi silenziosa che minaccia le comunità sarde
Le botteghe, un tempo punti di riferimento, soffrono per la concorrenza dell’e-commerce e per i costi di gestione sempre più altiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Negli ultimi 20 anni, le piccole botteghe di vicinato sono scomparse quasi completamente, lasciando un vuoto sociale ed economico soprattutto nei piccoli comuni. Questi negozi non erano solo attività commerciali, ma punti di riferimento per la comunità, oggi in crisi a causa del predominio dell’e-commerce e dei costi insostenibili per le piccole imprese.
«Il commercio online ha stravolto l’offline, ma è urgente agire», afferma Roberto Cadeddu, Presidente della Confesercenti Nuoro e Ogliastra. La crescente difficoltà di trovare personale qualificato e l’invecchiamento della popolazione complicano ulteriormente il quadro. Le chiusure delle attività superano le nuove aperture, segnando un declino preoccupante. Per contrastare questa tendenza, Cadeddu propone di incentivare la formazione professionale e agevolare le assunzioni, mentre Alessandro Dadea, Direttore Provinciale Confesercenti, sottolinea la necessità di sostenere il ricambio generazionale e le imprese locali.
Un’idea per rilanciare la città di Nuoro potrebbe essere il sostegno all’acquisto di case nel centro storico, dove le piccole attività potrebbero prosperare, anche in un’ottica green e sostenibile. Investire nelle infrastrutture, come parcheggi, è fondamentale per dare nuova competitività agli esercenti e rendere più fruibili i servizi per residenti e turisti.