Un evento storico importante a Orotelli: la Fondazione Cambosu in stretta collaborazione con la Pro loco e il Comune, aprono le porte della Casa museo Cambosu. L'inaugurazione ufficiale è prevista nel 2026, ed è nata per celebrare i 130 anni dalla nascita dello scrittore giornalista Salvatore Cambosu (1895-1962). Il museo, tra i pochi in Europa e unico nel suo genere in Italia, è stato realizzato dal regista Francesco Casu in collaborazione con il CRS4. Multimediale e interattivo, accompagna i visitatori in un percorso immersivo di conoscenza dello scrittore.

Orotelli. Casa museo Cambosu
Orotelli. Casa museo Cambosu

Orotelli. Casa museo Cambosu

Supportata dall'ausilio delle nuove tecnologie, ogni stanza della casa restituisce la forza del suo pensiero, delle sue opere – tra cui il celebre Miele Amaro – e del suo impegno come insegnante, intellettuale e attento cronista di una Sardegna in trasformazione. Uno spazio che esplora anche il legame profondo con Maria Lai, della quale fu maestro, mentore e soprattutto amico.

Orotelli. Casa museo Cambosu
Orotelli. Casa museo Cambosu

Orotelli. Casa museo Cambosu

«Salvatore Cambosu rappresenta un pilastro fondamentale nel panorama letterario neorealista e culturale del Novecento, in Sardegna e non solo - dice il presidente della Fondazione Cambosu, Piero Marteddu -. Il convegno nazionale tenutosi tra Orotelli e Nuoro nel lontano 1992 con le autorevoli presenze del mondo culturale e letterario italiano, ha certificato che le opere di Cambosu hanno varcato i confini dell'Isola per affermarsi nel resto del Paese. Per me è un onore celebrare quest'anno, insieme a tutto il consiglio di amministrazione della Fondazione e al Comune di Orotelli, con il sostegno della Regione e della Fondazione di Sardegna, i 130 della nascita dell'intellettuale orotellese, dopo aver reso omaggio nel 2024 ai 70 anni dell'opera più celebre, Miele Amaro. Lo faremo con una serie di eventi, curati nell’organizzazione e nella promozione dalla società MusArte. Tutti abbiamo la responsabilità non solo di valorizzare l'eminente figura del nostro concittadino e di farlo uscire definitivamente dal limbo dello scrittore nascosto, ma di far crescere, con gli straordinari strumenti della cultura, la comunità, il territorio e la Sardegna tutta».

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