“Mi chiamo Basile e ho cominciato la mia vita indicando la luna. Forse è per questo che mi sembra sempre di venire da un altro pianeta? Dopo quarantadue anni di esistenza, credo di sapere meglio, oggi, di che pasta sono fatto. Una pasta singolare, di quelle artigianali, che non si fanno in serie”.

Basile si è sempre sentito diverso dalle altre persone: fin da piccolo, ha sviluppato un’insaziabile curiosità verso la meccanica e l’elettronica, che l’hanno condotto a creare degli oggetti bizzarri, fuori dal comune, che rimandano però a un significato ben definito e profondo.

Decide, tuttavia, di fare ritorno al suo paese d’origine, alla ricerca dell’essenziale. Qui, apre il suo negozio: “Il Bazar della zebra a pois”.  All’interno di questo, espone degli oggetti che hanno lo scopo di solleticare la fantasia e la creatività; e di spingere la mente ad aprirsi a una modalità di pensiero più audace. Le sue creazioni non hanno alcuna utilità concreta, ecco perché decide di dipingere sulla porta la scritta: “Negozio di oggetti provocatori”.

Un giorno, giunge nel suo negozio un ragazzo, Arthur, che subisce il fascino di questi manufatti. Lui è un adolescente arrabbiato col mondo, che è in perenne conflitto con la madre, Giulia.

Quest’ultima sta vivendo un momento di difficoltà nella sua vita. Dopo la separazione, si è ritrovata a crescere da sola un figlio adolescente e a lavorare per un gruppo parigino che si occupa di prodotti per la cura della persona: “La sua vita sembra bloccata e quella sensazione di ristagno le fa orrore. La sua vita le sembra una pozzanghera fangosa e inerte, ormai lontana e dimenticata dal grande fiume… Stranamente, le immagini negative le vengono molto più facili di quelle positive”.

Giulia non sa come cambiare la sua vita, fino al giorno in cui Arthur le farà conoscere Basile e il suo negozio di oggetti stravaganti. L’incontro con l’uomo la porterà a cambiare la concezione di sé e a migliorare il rapporto con suo figlio. Basile le insegnerà la filosofia dell’audacia, per imparare a osare e a riscoprire la propria individualità: “Vedi, in realtà quello che fa davvero male è restare nell’immobilismo, in una situazione che non va bene. Per questo è importante osare! E l’audacia è un muscolo che va allenato. A poco a poco si amplia la propria comfort zone”.

L’uomo trasmetterà a lei e ad Arthur l’importanza di superare le proprie paure: “Gli audaci hanno paura, ma a differenza degli altri vanno avanti con la paura. La paura è una cosa normale e accompagna qualunque percorso di trasformazione […] le persone fanno molta fatica ad abbandonare le proprie sofferenze. Per paura dell’ignoto preferiscono soffrire perché è familiare”.

Grazie agli insegnamenti di Basile, la vita di Giulia e Arthur conoscerà una grande svolta.

“Ogni momento è prezioso” è un romanzo di Raphaelle Giordano, edito da Garzanti.

È un romanzo che ci permette di riscoprire il potere dell’audacia. Le parole di Basile mettono in evidenza la possibilità di ritrovare un atteggiamento mentale positivo verso le situazioni, superando in questo modo le paure che ci immobilizzano nell’indecisione e che ostacolano la realizzazione personale: “L’unico modo per smettere di avere paura è cambiare atteggiamento, allenare la propria capacità di reazione e la propria forza interiore ad affrontare, quale che sia, la situazione presente”.

In questo modo, come ci insegna il personaggio di Basile, potremmo diventare fautori di una felicità autentica, che riesce a cogliere il potenziale e a mettere a profitto quella che definisce “la fortunata casualità”. Solo così potremmo coltivare la nostra identità, nutrendo la fiducia nel proprio valore e nell’affermazione dei propri talenti.   

La copertina
La copertina
La copertina
© Riproduzione riservata