Quasi 9 cagliaritani su 10 (l’88% per la precisione) sono preoccupati dall’impatto che avrà l’intelligenza artificiale in ambito lavorativo.

Il dato emerge da una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos. Tra i possibili svantaggi nell’utilizzo della IA, a Cagliari sono preoccupati per la perdita di posti di lavoro (38%), la minaccia alla creatività (37%) e le minori opportunità lavorative per persone con bassa alfabetizzazione digitale (35%).

Ma sono molti anche coloro che vedono potenziali vantaggi, 85 cagliaritani su 100: riduzione del carico di lavoro (34%), riduzione dell’errore umano (37%), semplificazione delle attività lavorative (27%).

Altri potenziali vantaggi: digitalizzazione nella Pa (57%), spostamenti e mobilità (50%) ed esperienze culturali (49%). Il 66% dei cagliaritani si dichiara invece preoccupato perché l’IA potrebbe creare disinformazione.

A Cagliari 8 cittadini su 10 dichiarano di avere una conoscenza almeno di base dell’Intelligenza Artificiale, anche se soltanto il 16% la conosce bene o ha avuto occasione di usarla: un tasso di conoscenza di base comunque più elevato rispetto alla media nazionale, che si attesta a 7 cittadini su 10.

Il capoluogo sardo, inoltre, si contraddistingue per essere tra le città più fiduciose verso questa nuova tecnologia, con il 63% della popolazione (vs media nazionale 59%) che le attribuisce un livello almeno sufficiente di fiducia. Per quanto riguarda invece gli effetti dell’IA, una gran parte degli intervistati (46%) dichiara che potrà avere aspetti sia positivi che negativi, mentre solo il 15% ritiene di esserne attratto e incuriosito, a fronte di un 19% che si dichiara invece diffidente.

(Unioneonline)

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