M ario ha ottant’anni e da tempo vive in una casa di riposo a Fiuggi, provincia di Frosinone. Uno, nella sua situazione, non si aspetterebbe mai la visita dell’ufficiale giudiziario. Invece è accaduto: l’incaricato della Procura della Repubblica di Frosinone gli ha notificato un decreto di giudizio immediato in cui viene accusato di “insolvenza fraudolenta”. Mario è accusato di aver viaggiato per almeno due anni a scrocco sulla rete autostradale italiana. Per farlo ha adottato un semplice stratagemma: si attaccava alla vettura che lo precedeva e attraversava così la barriera Telepass, come se passasse un solo automezzo. Il vivace nonnino non ha però fatto i conti con il sofisticato sistema di videosorveglianza dei caselli autostradali che ha filmato gli accessi abusivi. Ingrandite le immagini, i funzionari di Autostrade per l’Italia non credevano ai propri occhi: alla guida c’era un distinto signore con i capelli bianchi e non uno scavezzacollo. A quel punto, attraverso la targa, è stato facile per la Polizia giudiziaria risalire all’identità dell’uomo e denunciarlo. Alcuni giornalisti lo hanno contattato per cercare di capire i motivi di queste bizzarre gite, sempre serali, a Roma e dintorni. Mario ha spiegato che gli altri ospiti a una certa ora andavano tutti a letto. «Capirà, sò anziani . Insomma, mi annoiavo». Stupendo. Io lo assolverei.

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