Parola agli esperti
Caffè Scorretto
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I poeti in questo Paese faticano, gli inventori arrancano e la parte del popolo spirituale, anziché affidarsi a Sant’Antonio, cerca l’impossibile nei santoni interessati. Di pensatori ne abbiamo anche troppi e dal 1988 non mancano i commissari, missi dominici a rimborso spese, per realizzare “specifici obiettivi”: sono 47 come attesta la presidenza del Consiglio. L’esperto commissario scompone lo “specifico” che la politica dovrebbe comporre con la soluzione che spesso fa rima con illusione. Il campo è vasto. Si va dalla pandemia all’alluvione in Emilia-Romagna, all’immigrazione, al Giubileo di Roma del 2025, alla gestione delle persone scomparse, al Mose di Venezia. Un commissario farà da parafulmine alla peste suina africana, puntuale come il temporale agostano. Per spezzare le chele al granchio blu, terrore dei pescatori e divoratore di molluschi, il presidente della Repubblica, su segnalazione dei ministri, ha chiamato uno che se ne intende, l’ex prefetto di Rovigo Enrico Caterino: vive dove il crostaceo regna incontrastato. Il missus ha tre strade: scatenare branchi di polpi ghiotti di granchi o dirottare nuvole di candidi gabbiani dalle discariche verso le tane colorate di blu. Terza (ma non ultima): padella, olio, aglio e rosmarino per un risotto al granchio blu insaporito da una robusta spruzzata di sussidi statali.