G li incidenti stradali nella loro atrocità hanno un vantaggio politico: non si possono negare. Nessuno, nemmeno il più stupido complottista, ha mai detto che se ti lanci a 200 all’ora contro un muro di granito non ti succede nulla, e che l’impenetrabilità dei corpi è una bufala messa in giro da Bill Gates per motivi fiscali. Le lamiere si vedono, la scena si vede, si vede tutto e anche troppo.

Il virus invece non si vede, così come non si vede l’azione immunizzante del vaccino. Ed è desolante pensarlo, ma forse è per questo che la Repubblica italiana in fatto di cinture di sicurezza fa la voce grossa mentre in campo medico-scientifico non se la sente. Eppure se mi spacco la faccia perché non ero legato al sedile nonostante l’obbligo, il danno è tutto mio e del sistema sanitario che mi cura, se da non vaccinato mi prendo il Covid è un problema di un sacco di persone, perché posso trasmetterlo e perché il mio corpo diventa una dépendance del grande laboratorio dove il virus sviluppa le varianti. Quindi la libertà di pensiero cara ai leader “forse-vax” si riduce a questo: se non sai concepire una realtà invisibile come i virus, se credi solo ai tuoi sensi alla stregua di un bambinetto o di un labrador, no problem: segui la tua coscienza.

Per carità, ognuno si zappa i voti come può, ma la libertà di ignoranza non esiste. La libertà dall’ignoranza sì, ed è un’altra cosa.

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