Cercapersone
Caffè Scorretto
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A parte lo stupore per la sua violenza e la sua simultaneità, in molti abbiamo avuto le stesse reazioni all’attentato con i cercapersone sferrato da Israele agli Hezbollah.
Intanto la perplessità per il ritorno di un apparecchio che ci sembrava obsoleto quanto la carta carbone. Poi naturalmente abbiamo fatto caso a dove tenevamo il telefono in quel momento (tendenzialmente vicinissimo alla testa o ai genitali) domandandoci se una cosa del genere si può fare anche con le sue batterie. Con ogni probabilità no, come abbiamo scoperto in seguito, visto che Israele non avrebbe sabotato uno per uno i cercapersone né avrebbe trovato un modo per farli saltare a distanza, ma sarebbe riuscito a fornirli già manipolati alle vittime, vendendoglieli attraverso società schermate. Quindi no, almeno nel breve periodo non rischiamo che un eventuale cattivone con grande competenze tecnologiche possa farci scoppiare a distanza.
Ma se vi pare troppo rassicurante, pensate questo: non solo i telefoni ma tutti gli strumenti che usiamo funzionano grazie ai chip, e praticamente tutti i chip arrivano da Taiwan, che la Cina è sempre più vicina o almeno intenzionata a conquistare. A quel punto potrebbe saltarci in aria non il telefono, ma la capacità di produrre auto, elettrodomestici e ogni apparecchio di uso quotidiano.