A 6 anni dalla prima apparizione, quando stroncò il governo del paziente Enrico L, il Senzacorona virus fa registrare una recrudescenza. L'agente patogeno, spiega l'Oms, attacca qualunque organismo che non gli conceda un ruolo di supremazia (la “corona”, appunto) ed è un insolito virus autoimmune: colpisce i bersagli che individua come affini, biologicamente e politicamente. Celebre il caso di Giuseppe C: colpito dalla variante sovranista, il Papeetoma virus, ha sviluppato una mutazione genetica che lo ha immunizzato (evidente dall'incarnato giallo-rosa) ma lo lascia vulnerabile al ceppo originario. Per quest'ultimo è stato individuato come superdiffusore Matteo R, detto l'Impaziente zero per la tendenza compulsiva ad aggredire gli organismi in cui si infiltra. I sintomi sono noti: vocalizzi insensati (“Shish”, “staisereno”, “cambiaverso” “Maimádar uoscràin indetelevìscion”), secchezza delle fauci (da tempo le nomine negli enti lo lasciano a bocca dolorosamente asciutta), ipertricosi (il “garantismo peloso” già osservato nei mannari transilvani). Difficile da contenere in un cordone sanitario (confida Giuseppe C: «È incredibile quanto rompe i cordoni»), può essere debellato da un vaccino: si chiama “elezioni” e pare funzioni.

Usiamolo subito. Per cortesia. Shish.

CELESTINO TABASSO
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