La salvezza diretta è ad un passo ma raggiungerla è estremamente difficile. Il Castiadas ci crede, la società sta dando tutto, negli ultimi due mesi ha cambiato moltissimo, facendo arrivare diversi rinforzi, leggi Fe, Scotto, Proto, Milani, Forzati, Menegat, Capone, Aiana, Odianose e Perrotti.

La distanza fra le altre squadre a rischio si è assottigliata notevolmente, ma la strada che porta alla salvezza è ancora lunga e difficile. Ci sono da affrontare squadre come Lanusei, Latte Dolce e Avellino, ma la convinzione in casa Castiadas è che alla fine si riuscirà a conservare la D.

Come? Dando tutto, cuore, gambe, impegno, gioco. Il campo dell'Annunziata si sta rivelando come un vero e proprio fortino. Il Castiadas (Serie D, girone G) sta costruendo la propria strada per la salvezza davanti alle mura amiche. Nel 2019 è imbattuta, ha vinto le ultime tre gare casalinghe e pareggiato i precedenti due incontro. È un momento magico per gli uomini di Rosolino Puccica. Ma per centrale la salvezza bisogna ancora fare tanti punti almeno altri 14 in dieci gare.

Puccica, avete invertito la marcia?

"Sappiamo di dover conquistare più punti possibili altrimenti sarà dura salvarsi. Stiamo facendo molto bene ma anche le concorrenti, Ladispoli, Torres e Budoni, stanno facendo altrettanto. Dovremo lottare sino all’ultima giornata sperando di raggiungere l’obiettivo".

Ora è un Castiadas più maturo, cinico e che bada meno all’estetica.

"È stato fondamentale il recupero di Federico Boi nel cuore della difesa. Nelle prime gare della mia gestione, ho dovuto schierare nella zona centrale della linea difensiva giocatori non di ruolo. Ho per esempio adattato, in quel ruolo, Mirko Carboni scoprendo però il centrocampo. Quando purtroppo la coperta è corta bisogna inventarsi delle soluzioni che spesso non risolvono il problema".

Il Castiadas dopo un gol (foto Andrea Serreli)
Il Castiadas dopo un gol (foto Andrea Serreli)
Il Castiadas dopo un gol (foto Andrea Serreli)

Del ritorno di Boi ne ha giovato l’intero reparto.

"È un valore aggiunto. Ha dato energia. Abbiamo trovato il giusto equilibrio. È più difficile per gli avversari farci gol".

E davanti c’è un certo Antonio Mesina, vicecapocannoniere.

"Continua a far gol. Ben sedici sinora. Una grande attaccante. Sicuramente una garanzia".

Per il finale di stagione sarà importante recuperare gli infortunati. Tra questi Davide Carrus.

"Non sono abituato a lamentarmi delle assenza. Ma abbiamo vissuto delle situazioni incredibili. Infortuni a catena. Tant’è che la società è dovuta intervenire sul mercato più volte. Oltre Carrus e Boi, sono stati indisponibili per lungo tempo Figos, Cordeddu, Monni e diversi fuori quota".

Come pensa di salvare il Castiadas?

"Intensificando il lavoro atletico. Servirà tanta 'birra' per affrontare lo sprint finale".

Domenica prossima lo scontro diretto con la Città di Anagni.

"Una partita difficile che cercheremo di vincere. Una vittoria ci permettere di affrontare meglio le altre partite, sicuramente molto impegnative. Siamo consapevoli che bisogna mettere in cascina punti su punti a prescindere dall’avversario. Non siamo nelle condizioni di poter fare calcoli".

Dopo la trasferta di Anagni, vi aspettano le sfide con Avellino, Atletico, Lanusei e Latte Dolce. Un calendario ricco di insidie.

"Il bello del calcio è che non c’è nulla di scontato. Pensiamo gara dopo gara".
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