È un ritorno a casa per Diego Lopez.

È stato lo stesso tecnico a dirlo, nel corso della presentazione ufficiale accanto al patron rossoblù Tommaso Giulini.

Nelle prime parole da neoallenatore del Cagliari non è riuscito a nascondere l'emozione: "Sono felice perché questa è casa mia: ho trovato un gruppo molto motivato e il primo allenamento è stato molto intenso, ora dobbiamo mantenere la stessa grinta anche per il resto della stagione", ha dichiarato l'uruguaiano.

"Essere qui è un orgoglio, è una società che ho visto crescere da lontano e mi fa piacere", ha aggiunto.

"Era la nostra prima scelta - gli ha fatto eco Giulini - perché è una persona che tiene molto a questa squadra".

Il presidente ha poi parlato dell'allontanamento di Rastelli, scelta dolorosa ma inevitabile: "Sono stati due anni meravigliosi, abbiamo vinto un campionato e centrato una salvezza. Abbiamo vissuto tante belle storie, l'ho esonerato perché ho capito che, al quarto ko consecutivo la squadra non poteva migliorare".

Giulini ha lasciato la Sardegna Arena dopo il primo tempo del match contro il Genoa, con i suoi sotto di due gol: "Avevo già deciso di cambiare".

Ora spetta a Diego Lopez invertire la tendenza, riportare entusiasmo e gioco in un gruppo che nelle ultime uscite è parso anche un po' scoraggiato per via delle troppe sconfitte di fila.

"Grinta e voglia", questi per l'uruguaiano gli aspetti più importanti su cui lavorare.

"Dobbiamo riportare dalla nostra parte i tifosi che hanno sempre seguito la squadra. So di avere una grande responsabilità ma non ho timori per questa nuova avventura, oggi ho avuto un primo contatto con la squadra e ho visto grande intensità, solo con l'impegno possiamo venirne a capo".

Il neoallenatore, appena arrivato nell'Isola, ha subito diretto il doppio allenamento odierno.

Il battesimo è roba da far tremare le vene ai polsi: domenica sera all'Olimpico, contro la Lazio terza in classifica e fresca di vittoria sul campo della Juventus.

(Redazione Online/L)

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