Diciassette comuni, uniti da un filo rosso fatto di fede e devozione che percorre tutta la Sardegna. Capace di andare persino oltre, scavalcando i confini regionali e approdando nel capoluogo lombardo e nella Capitale. È come un ponte virtuale, eretto in nome di San Saturnino, martire e patrono di Cagliari e Isili, che non ebbe vita facile in passato e oggi, se non fosse per l'intervento umano di due associazioni appassionate e determinate, rischierebbe forse la condanna all'oblìo.

Ma la fede, si sa, non conosce limiti; sembrano non conoscerli neanche l'Athanatos, associazione pedagogica socio-culturale, e l'associazione Chelu e Luna, che qualche anno fa hanno deciso di mettersi sulle tracce del Santo cagliaritano per restituirgli la dignità dovuta, ispirate da un'idea del sindaco di Isili. È nato così un progetto ben più ambizioso, sposato dalle diocesi di Cagliari, Oristano e dallo scorso anno anche da quella di Milano, e basato sui ritrovamenti di antichi documenti che testimoniano quanto fosse forte il culto in tutta la Sardegna.

"Un antico Cammino che oggi riporta in auge antichi rituali, come il picchetto d'onore delle forze armate, che nel 1621 accolsero il corpo traslato del martire all'entrata della Cattedrale di S. Maria, valorizza siti archeologici e tradizioni anche gastronomiche con l'utilizzo di prodotti della terra, e riporta l'attenzione sulla cultura e l'artigianato dei comuni della rete in cui il patrono fa il suo passaggio: Cagliari, Ussana, Siurgus Donigala, Gesico, Mandas, Escolca, Gergei, Isili, Mogoro, Gonnostramatza, Gonnoscodina, Masullas, Siris, Pompu e Simala, cui si aggiungono Milano, dove dal 2018 son state riaperte le celebrazioni (interrotte a fine Settecento), e Roma, sede indiscussa della cristianità e custode di importanti documenti sulla fede in Sardegna", sottolinea Daniela Noli, presidentessa dell'Athanatos e coordinatrice del Cammino.

IL PROGRAMMA - Per la quarta edizione, segnata dall'epidemia in corso, non ci sarà il consueto pellegrinaggio, ma la tradizione si rinnoverà ugualmente, assumendo una veste più virtuale che renderà comunque onore al martire cagliaritano. Le informazioni sugli eventi di quest'anno, visibili virtualmente, saranno reperibili nel sito dedicato, nella pagina fb e instagram. Da oggi sarà possibile ascoltare Gianni Filippini che intervista l'archeologo Mauro Dadea. Il 30 mattina, alle 10.15, in diretta su Videolina la celebrazione della messa officiata dal vescovo, Mons. Giuseppe Baturi, e trasmessa in diretta dall'emittente televisiva Videolina. Sempre il 30 ottobre, ad Isili, alle 17, nella chiesa di S. Saturnino verrà celebrata la messa officiata dall'arcivescovo di Oristano, Mons. Roberto Carboni, e trasmessa in diretta streaming. Protagonisti di questa nuova edizione gli scrittori Gianni Filippini, Mauro Dadea, Alberta Zancudi; gli artisti storici coordinati dall'associazione I cavalieri dell'Antica Locanda al Castello, di Gianni Cannas; il coro diretto da Stefania Pineider; il musicista e cantautore Giacomo Deiana; i poeti dell'Associazione Amigus de Sa poesia. E in collegamento da Milano ci saranno la dottoressa Priscilla Pili e il professor Marco Rainini, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, che parleranno del culto di San Saturnino nella capitale meneghina. L'Associazione Amigus de sa poesia, di Isili, promuoverà inoltre, in collaborazione con il Comitato del Cammino di San Saturnino, l'iniziativa "Santu Sadurru in poesia 2020", il cui regolamento sarà scaricabile dal sito del cammino.
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