Mentre dolore, solitudine e sofferenze indicibili sono entrati nelle famiglie in questo periodo caratterizzato da un'emergenza mai vista, c'è una forma d'arte, tra le tante, che può accomunare e dare speranza. La musica è una di queste. E quando a rappresentarla c'è un artista come Andrea Bocelli, le sofferenze si possono mettere un momento da parte.

Il tenore italiano è divenuto l’orgoglio del tricolore nel mondo, come lo era il maestro Pavarotti. E come è stato il giorno di Pasqua, protagonista di un emozionante concerto nel Duomo di Milano, senza pubblico, vuoto e silenzioso, con le sole note dell’organista Emanuele Carlo Vianelli che lo hanno accompagnato.

Un’iniziativa voluta dal sindaco Giuseppe Sala, trasmessa in streaming e vista da milioni di persone che con la sua musica, in un momento così triste, hanno scorto uno spiraglio di luce nel buio.

A UnioneSarda.it racconta quei momenti e il suo impegno, con la moglie Veronica, nelle varie iniziative benefiche rivolte a chi soffre.

Maestro Bocelli, il suo gesto di generosità, visto che a Milano si è esibito in forma gratuita, ha un valore per tutti noi. Cosa ha significato per lei?

“Ho fatto con piacere ciò che ritengo esser stato semplicemente un mio dovere: da cristiano, da cattolico praticante, ho accolto l’invito del sindaco e dell’arcidiocesi di Milano, senza remore perché convinto della bontà dello scopo: pregare, nel giorno della Santa Pasqua. E grazie a Internet, farlo idealmente insieme a tutti coloro che – divisi dall’emergenza – avessero desiderato unirsi, congiungendo le mani al cielo... Farlo attraverso il canto, prestando la mia voce alla pratica devozionale... Perché – come già S. Agostino sosteneva – la musica può raddoppiare la preghiera e il repertorio sacro condiviso può restituire ali più grandi alle nostre suppliche”.

La risposta del pubblico è stata unanime. Si aspettava questo immenso abbraccio dal mondo?

“Il mondo ha risposto con entusiasmo, superando ogni aspettativa, confermando la sua sete di spiritualità e la necessità di ripartire da valori più alti. Custodirò il ricordo di questa esperienza inedita e profonda tra le mie memorie in assoluto più care. La mia gratitudine va a chi ha concepito questa opportunità, a tutti coloro che hanno lavorato nella penombra per settimane, dal management alla discografica, e soprattutto a coloro che hanno condiviso quell’abbraccio planetario, foriero di una salutare iniezione di coraggio, di fiducia e di fede”.

Considerato che per almeno un anno i grandi eventi con assembramenti di persone potrebbero essere interdetti, pensa che questa formula potrebbe ripetersi, dopo la cattedrale milanese, valorizzando i simboli della cultura italiana?

“Sono ottimista, mi auguro che l’emergenza possa essere superata in tempi più brevi del previsto. Certo è che la tecnologia, in questi tempi complessi, si è dimostrata un supporto fondamentale... Lo schermo di un computer permette oggi ai nostri figli di continuare a seguire le lezioni scolastiche, permette a tutti noi di abbracciare virtualmente i nostri cari lontani. La diretta streaming è senza dubbio una possibilità alternativa interessante per chi fa arte e per chi ne fruisce”.

Il suo pubblico riempie teatri e arene per seguirla nei concerti: quanto le è mancato quel calore?

“La meraviglia e la forza e l’energia di una sala gremita resta altra cosa. Devo dire che mi manca non poco, quell’energia di un contatto diretto che s’instaura col pubblico in teatro o in un’arena. Non so quando ciò potrà avvenire, né ho le competenze per individuare quali siano le migliori regole per rendere possibili gli spettacoli dal vivo garantendo parimenti la sicurezza della platea. So però che ne usciremo, sono molto fiducioso. La storia ci insegna che scogli ben peggiori sono stati sormontati con rapidità superiore alle aspettative”.

Con sua moglie Veronica Berti, attraverso l’Andrea Bocelli Foundation, avete organizzato una raccolta fondi per dare un contributo in questa tragica emergenza.

“Abbiamo cercato di dare il nostro contributo fin dal principio di questa grave emergenza. Abbiamo realizzato una campagna (“ABF – Con te per l’Emergenza Covid-19”) che grazie a quanto raccolto attraverso la piattaforma “Gofundme” ci ha già permesso di lavorare alla realizzazione del nuovo reparto Covid di Macerata con 30 nuovi posti letto, ma anche di donare alcuni ventilatori polmonari per il Covid Hospital di Camerino. Ventilatori che naturalmente saranno preziosi anche quando l’emergenza sarà terminata, perché purtroppo combattere le patologie polmonari sarà comunque una priorità, anche quando il virus sarà debellato”.

Un intento nobile che contraddistingue il suo costante impegno nel sociale. Ma, purtroppo, l’emergenza continua, ora cosa vi aspetta?

“La campagna prosegue, sulla medesima piattaforma – confidando nella generosità di tutti – per acquistare nuove, urgenti attrezzature mediche e di protezione individuale per ulteriori strutture ospedaliere e reparti dedicati alla cura del Covid-19. ABF sta inviando, proprio in queste ore, dispositivi di protezione individuale, quali mascherine FFP2, mascherine chirurgiche e guanti agli Ospedali di Massa, Versilia, Pontedera, Firenze (San Giovanni di Dio), Camerino-Macerata. Tra i nuovi obiettivi, ci auguriamo, a breve, di poter dotare l’ospedale di Camerino di uno strumento di ultima generazione per la TAC, oltre che naturalmente di proseguire a consegnare settimanalmente kit di dispositivi di protezione professionale a ospedali, case di cura, case famiglia ed associazioni di volontariato”.

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Il Maestro Bocelli, a distanza di una settimana dal concerto a Milano, la notte scorsa è stato tra i protagonisti di un altro evento mondiale: il concerto in smart working organizzato da Lady Gaga con molti dei giganti della musica. Andrea Bocelli ha chiuso l’evento con un intenso quartetto di voci proposto dalla “padrona di casa” insieme a Celine Dion, John Legend e il pianoforte di Lang Lang.

Un’altra perla nella collana della speranza che anima l’umanità che combatte unita contro la pandemia anche grazie alla forza della musica.

L.P.
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