Una vigilia carica di emozione. Paolo Palumbo, il ventiduenne oristanese che da quattro anni combatte contro la Sla, stasera ha vissuto momenti intensissimi. A poche ore dalla sue esibizione al festival di Sanremo ha partecipato all'inaugurazione della Casa Siae a Sanremo e ha incontrato Giulio Rapetti, in arte Mogol, uno dei mostri sacri della musica italiana.

Un abbraccio e subito l'attenzione di tutti i presenti si è spostata su Paolo che è stato salutato da tanti artisti a iniziare da Romina Power e Al Bano.

"Un'emozione indescrivibile - racconta Paolo - sono onorato di aver incontrato Mogol e tutti questi grandi artisti, le loro parole mi hanno dato ancora più carica ed energia". Paolo ripete di avere l'adrenalina a mille. È emozionato ma soprattutto ha tanta voglia di lanciare il suo messaggio di non arrendersi mai.

"Se esiste una speranza, ci voglio provare" recita il brano che insieme all'amico oristanese Cristian Pintus, in arte Kumalibre, porterà sul palco. A dirigere l'orchestra sarà Andrea Cutri, autore e compositore che ha curato gli arrangiamenti di "Io sono Paolo", il brano scritto interamente dal giovane oristanese.
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