"Ho ordinato 12 capretti e 20 agnelli. Mio padre li uccideva a mani nude. E anche io l'ho fatto. A noi piace molto la coratella".

Alla vigilia di Pasqua, Gianfranco Vissani interviene nel dibattito sugli agnelli nel menu pasquale, rivelando di non aver alcun problema nell'uccidere questi animali, in un'intervista alla trasmissione di Radio 1 "Un giorno da pecora".

"Io prendo gli agnelli più piccoli perché sono più saporiti", ha fatto sapere lo chef.

Vissani ha poi spiegato di non provare dispiacere nell'ammazzarli.

"È come il pollo o il coniglio", ha affermato, scendendo poi nei particolari: "Bisogna utilizzare sempre un piccolo coltello che possa arrivare al cuore per fare uscire più sangue possibile, con un colpo secco, in modo che la carne rimanga bianca".

Lo chef ha poi aggiunto di non sentirsi un "assassino" per questo, respingendo le accuse degli animalisti.

(Unioneonline/F)
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