È tornato a Cagliari dopo molti anni di assenza.

E lo ha fatto in una veste insolita per la Sardegna grazie alla collaborazione tra OJS e La Via del Collegio di Toto Alcades e Roberta Cogotti che hanno organizzato l’atteso evento.

Dopo molti successi a livello nazionale e internazionale, Stefano Roberto Belisari - frontman di Elio e le Storie Tese - ha fatto capolino nell’Isola con la sua interpretazione di Pierino e il Lupo, il capolavoro del compositore russo Sergej Prokofiev scritto nel 1936 e costituito da musica e testo in cui interagiscono la voce di un narratore e l'accompagnamento di un'orchestra.

L’eclettico cantante e flautista non è nuovo in questo ruolo.

Da anni si cimenta sui palchi di prestigiosi teatri come protagonista di una delle più celebri fiabe musicali mai scritte.

Addirittura la Deutsche Grammophon, casa discografica che arruola i più grandi virtuosi al mondo nel campo della musica lirica e sinfonica, lo ha voluto, nel 2016, per un’originale versione che ha fatto il giro del pianeta.

Mirko Gratton, direttore della Divisione Classica di Universal Music Italia, commentò così questa operazione: "È un grande onore per Deutsche Grammophon poter finalmente annoverare un artista importante come Elio per una registrazione che si annuncia molto attesa".

Storica, divertente e ironica fu la risposta di Elio: "Concordo pienamente: è un grande onore per Deutsche Grammophon poter finalmente annoverare un artista importante come Elio per una registrazione che si annuncia molto attesa".

Non fosse così non sarebbe Elio.

Un geniale e irriverente artista che spazia dal pop alla lirica con una facilità disarmante.

Il selfie con un fan (foto L'Unione Sarda - L.P.)
Il selfie con un fan (foto L'Unione Sarda - L.P.)
Il selfie con un fan (foto L'Unione Sarda - L.P.)

Sul palco dell’Auditorium del Conservatorio ha proposto l’opera di Prokofiev con il controcanto non di un’orchestra sinfonica, bensì di una grande jazz band, l’OJS di Sassari diretta per l’occasione da Roberto Spadoni che ha curato tutti gli arrangiamenti.

E il risultato è coinvolgente ed emozionante.

Sarà per il suo carisma, per la bellezza delle musiche, ma il folto pubblico accorso al Conservatorio per applaudire il proprio beniamino è rimasto estasiato.

Sicuramente molti fan presenti in platea hanno ascoltato per la prima volta questa pagina di riferimento del repertorio cameristico.

Ma dal calore e dall’entusiasmo finale l’obiettivo divulgativo è stato centrato in pieno.

Ora il Pierino russo avrà tanti nuovi seguaci.

E alla fine Elio, con la sua consueta simpatia, ha rivolto un saluto ai lettori dell’Unione Sarda.

L.P.
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