Il primo punto a favore del film "Il verdetto" (The children Act) del regista Richard Eyre è il fatto che l'autore della sceneggiatura è lo stesso che ha scritto il romanzo, la firma di tanti best seller Ian McEwan.

Ma, a togliere ogni dubbio sul pregio della pellicola è senz'altro l'intensa interpretazione - l'ennesima - dell'attrice Emma Thompson, che questa volta veste i panni della scrupolosa giudice Fiona Maye, alle prese con una causa controversa e drammatica, e una sentenza che deciderà il destino di un giovane testimone di Geova ammalato di leucemia.

La donna salverà la vita del ragazzo imponendogli trasfusioni di sangue che vanno contro la sua fede religiosa e da quel momento le vite dei due saranno inestricabilmente legate tra loro: dal senso di gratitudine del giovane che via via diventa qualcosa di più; dallo smarrimento della donna, provata da un mestiere che le impone quotidianamente di pronunciarsi su questioni delicatissime, da cui può dipendere la vita o la morte di altri esseri umani, e in particolare minori.

In gioco c'è anzitutto una questione morale, e per il giudice Emma Thompson il confine sottile e invalicabile tra un difficile ruolo professionale e il senso di umanità, tra vita pubblica e privata, tra ragione e cuore.

(Unioneonline/b.m.)
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