Dopo aver annunciato la reunion degli Articolo 31, in programma il mese prossimo al Fabrique di Milano, J-Ax lancia a sorpresa un nuovo singolo, "Tutto tua madre", in cui mette a nudo una delicata fase della propria vita.

In "Tutto tua madre" J-Ax parla dell'aborto della compagna e delle domande incessanti di chi non vuole o non riesce a capire che avere un figlio non sia semplice per tutti.

"Sai che la mamma aspettava un bambino", dice il rapper rivolgendosi al figlio, "ma dopo l'ha perso, io paralizzato come un brutto sogno mentre lei piangeva e cadeva in ginocchio" .

"Ad avere coraggio ci pensava mamma – prosegue J-Ax - tra medicine e le punture in pancia. Messo alle corde anch'io pensavo alla religione: se un figlio è un dono di Dio forse questa era la mia punizione".

Quindi un pensiero al suo pubblico, che "con il biglietto per il mio spettacolo chissà se si immaginano che hanno pagato le cure e i dottori che hanno realizzato un miracolo", e poi un messaggio d'amore al figlio, protagonista della foto che accompagna il pezzo: "Sei nato a Febbraio lo stesso giorno del nonno, mamma incredula temeva che fosse un miraggio e i primi mesi ti ha tenuto giorno e notte in braccio".

Un pezzo forte e in cui il rapper, oltre a tradurre in musica e parole il sentimento comune a molte coppie in Italia, mette alla berlina chi, nel Governo, rende ancora più difficoltoso il cammino di chi cerca strade alternative per essere genitore.

"Ho voluto scrivere un pezzo per le persone che vivono il dramma di voler creare una nuova vita – spiega il rapper su Facebook - senza riuscirci, situazione in cui per qualche anno mi sono trovato anch’io. In Italia siamo in tantissimi, ma per qualcuno siamo troppi. Dovremmo essere zero. Infatti leggiamo più spesso di iniziative che questo Governo vorrebbe prendere contro la fecondazione assistita e tante altre procedure che aiutano decine di migliaia di coppie italiane a creare una famiglia insieme".

"Trovo assurdo – prosegue - che un Governo fatto, almeno per la parte più gialla, di persone che ho sempre rispettato e ammirato per la scelta di portare avanti principi di libertà e giustizia possa rendersi partecipe di una ingiustizia simile".

"Prima di andare fino in fondo – conclude quindi - e negare a centinaia di migliaia di italiani il diritto di avere un figlio, vi chiedo un piccolo gesto di empatia: come vi sentireste voi se, da un momento all'altro, il rumore del respiro e le risate del vostro bambino sparissero? Quel vuoto è quello che vivono tanti italiani come voi. Quel vuoto tanti non desiderano altro che colmarlo con l'amore. E l'amore, voi, o chiunque altro, non avete il diritto di fermarlo".

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(Unioneonline/v.l.)
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