"Includere tutti i comuni sardi tra quelli svantaggiati, garantendo così, l'omogeneo sviluppo economico della regione". Lo ha chiesto il deputato sardo Salvatore Deidda (FdI) al ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova in un'interrogazione a risposta scritta depositata martedì 5 maggio a Montecitorio. Ben nove comuni sardi, denuncia Deidda, sono stati infatti interessati dalla perdita della condizione di territorio svantaggiato da vincoli naturali significativi in seguito all'istruttoria del Mipaaf condotta prima del diffondersi dell'epidemia di Coronavirus. "Questa esclusione", fa notare il sardo, "determinerà condizioni di concorrenza sleale a danno delle aziende agricole sarde che hanno sede nei territori esclusi, le quali subiranno un doppio danno, vale a dire: la perdita del diritto di accedere ai benefici istituiti per la compensazione degli svantaggi; la penalizzazione del 30% nell'accesso agli aiuti relativi agli investimenti". Nonostante il Mipaaf, spiega Deidda, abbia portato da 279 a 309 i comuni sardi che potranno accedere alle misure per i comuni svantaggiati - introdotte nel 2013 in seguito all'approvazione del regolamento UE 1305 - è "assolutamente ingiusta" l'esclusione dei nove comuni - di cui non vengono citati i nomi - che precedentemente ne beneficiavano. Questi sarebbero infatti "noti per la loro tipica specificità rurale, nonché per il pregio delle produzioni": escluderli dai benefici "appare all'interrogante frutto di una distratta, quanto superficiale, valutazione delle condizioni generali delle specificità locali e del territorio regionale sardo, complessivamente considerato". E tenuto conto che "l'attuale stato emergenziale determinato dalla diffusione del Covid-19, con il conseguente blocco sia degli spostamenti dei cittadini che delle attività economiche disposto dal governo, sta determinando ulteriori conseguenze economiche gravissime, anche ai danni dell'intero comparto agricolo, ponendo, di fatto, tutti i comuni in condizione di svantaggio", la richiesta all'esecutivo è appunto quella di includere tutti i comuni sardi tra quelli svantaggiati per sostenere l'intero territorio regionale.

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