Una previsione sui tempi di attuazione del decreto-legge n. 27 del 2019 sulle emergenze in agricoltura: il decreto ha stanziato risorse per circa 29 milioni di euro per il comparto lattiero-caseario ovino, essendo questi fondi condizione essenziale per raggiungere effetti concreti sul prezzo del latte per gli allevatori. A sollecitare un intervento del governo, in particolare del ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, per incrementare il valore dell'intervento pubblico in favore dell'intera filiera del latte ovino, in modo che il prezzo del latte raggiunga un euro al litro, è il senatore sardo di Forza Italia, Emiliano Floris, che ha depositato, ieri un'interrogazione a risposta scritta (4-02738) rivolta alla titolare del Mipaaf. In Sardegna, ha spiegato Floris, ci sono 12.000 allevamenti dove pascolano 2,6 milioni di pecore, il 40% di quelle allevate in Italia, che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di pecorino romano Dop e in restante parte al fiore sardo Dop e al pecorino sardo Dop e ad altri formaggi di pecora ed ovi-caprini non a marchio. Ci sono, si legge nell'interrogazione, due notizie favorevoli: una è quella dell'esclusione del pecorino romano Dop dalla lista dei prodotti UE che l'amministrazione USA tasserà con una tariffa doganale del 25%, posto che circa la metà della produzione di questo formaggio finisce sul mercato americano, per circa 120-130.000 quintali e un fatturato di 100 milioni di euro all'anno. L'altra notizia buona è quella che le esportazioni di pecorino nel mondo sono cresciute del 34% nei primi sei mesi del 2019. L'obiettivo che ha annunciato il senatore, però, è quello di realizzare un nuovo accordo sul prezzo per l'annata lattiero casearia 2019-2020 che possa fruttare ai pastori almeno un euro al litro. L'8 marzo 2019 è stato siglato in Prefettura a Sassari l'accordo tra il mondo della trasformazione e quello della produzione del latte ovino sardo che prevedeva che il latte venisse pagato in acconto a 74 centesimi al litro, IVA esclusa, e saldato a novembre in base ad una griglia di corrispondenza tra il prezzo pieno del latte ovino sardo alla stalla e il prezzo medio ponderato del pecorino romano nel periodo considerato ma non vi è stato alcun pagamento del conguaglio sul latte oltre i 74 centesimi al litro già incassati. Dei 29 milioni di euro stanziati dal decreto sulle emergenze in agricoltura, 14 milioni sono stati devoluti all'incremento del fondo indigenti per il ritiro dal mercato del formaggio in eccesso, 10 milioni al fondo per i contratti di filiera, che finanzia anche lo stoccaggio presso le aziende casearie, più altri 5 milioni per rimettere nel circuito del credito gli allevatori. Ma, fatti i conti rispetto ai prezzi attuali, per portare a un euro al litro di latte ovino servirebbe un intervento pubblico di importo pari ad almeno tre volte quello messo in campo, ha precisato il senatore dell'opposizione. L'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, inoltre, non ha ancora organizzato l'asta di pecorino romano in favore degli indigenti, disponendo di 14 milioni di euro, che dovrebbe consentire un restringimento dell'offerta ed una conseguente lievitazione del prezzo. Proprio con questo obiettivo, la Copagri Nord Sardegna, ha sottolineato Floris, ha proposto l'unica soluzione possibile a suo avviso: un intervento per la riduzione in polvere di 30-35 milioni di litri di latte ovino sardo, sui 310 milioni previsti, mantenendo le produzioni di pecorino romano Dop in equilibrio con le richieste di mercato, senza creare eccedenze. Il 28 novembre scorso, ha ricordato infine il senatore sardo, si è tenuto al Mipaaf il tavolo nazionale sul latte ovino, dal quale sono arrivate risposte e proposte che, però, sono oggetto dell'esame della Conferenza Stato - Regioni. "Bisogna evitare, ha concluso Floris, che si ripetano quelle scene e quegli episodi di protesta cui si è assistito, di cui i pastori sono stati protagonisti, ma anche vittime". Sullo stesso problema si è espressa anche Francesca Donato, europarlamentare della Lega, componente della Commissione AGRI per il gruppo ID al Parlamento Europeo: "È necessario e urgente riaprire il tavolo e predisporre un piano articolato e condiviso di sostegno e rilancio della produzione di latte ovicaprino, attraverso interventi finanziari e normativi concertati fra istituzioni e parti interessate. Come già anticipato nel nostro recente incontro, sono a disposizione del governatore Solinas, dell’assessore competente e dei consiglieri di maggioranza per ogni contributo che possa risultare utile al lavoro da svolgere”.

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