Legge di bilancio, quanta Sardegna c’è: investimenti 4.0, infrastrutture sociali, sostegno a ricerca e sviluppo e a competitività delle micro, piccole e medie imprese: queste le misure che coinvolgono la Sardegna presenti nella manovra per il 2020 ora all’esame della commissione Bilancio del Senato. L'’articolo 26 prevede una maggiorazione del 100% degli investimenti “Industria 4.0” realizzati dalle micro e piccole imprese in Sardegna e nel Mezzogiorno, fino a un tetto complessivo di 60 milioni di euro. Ai comuni situati nell’isola, andrà un contributo di 75 milioni annui dal 2020 al 2023, da destinare a investimenti in infrastrutture sociali (istruzione, salute e altri servizi per la comunità).

Prorogato al 31 dicembre 2020 il credito d'imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi per strutture produttive nelle zone assistite nel Mezzogiorno: sarà al 25% per le grandi imprese sarde, mentre viene innalzato dal 25 al 50% il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo nella regione. Chiarito anche che, per i giovani imprenditori sardi che rientrano nell’agevolazione “Resto al Sud”, per il 2019 e 2020, il requisito del limite di età tra i 18 e i 45 anni si intende soddisfatto se in possesso al primo gennaio 2019. La norma istituisce anche il “Fondo cresci al Sud”, (150 milioni per il prossimo anno, gestione in capo a Invitalia), a sostegno della competitività e della crescita dimensionale delle PMI con sede legale e attività produttiva in Sardegna.

Legge sulle crisi aziendali: in vigore dal 3 novembre scorso, l'articolo 9 consente la spesa di ulteriori risorse, per le aree di crisi complessa, alle Regioni Sicilia e Sardegna: per quest’ultima il limite è di 3,5 milioni di euro entro il 2019 per le specifiche situazioni occupazionali nel suo territorio, attraverso l'erogazione di trattamenti di integrazione salariale in deroga.
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