Si celebra sabato 24 novembre la Giornata nazionale della malattia di Parkinson, disturbo neurodegenerativo che colpisce oggi 5 milioni di persone nel mondo, di cui oltre 300mila solo in Italia.

Le stime parlano di numeri destinati ad aumentare nel nostro Paese: secondo la Società italiana di neurologia (Sin) da qui al 2033 saranno 6mila i nuovi casi ogni anno, e la metà con diagnosi in età lavorativa.

Fondamentale, per un esito migliore delle cure, la diagnosi precoce, "per intervenire tempestivamente - spiegano gli esperti - con una terapia mirata".

"Già al momento dell'esordio dei primi disturbi motori tipici della malattia - avverte la Sin - come lentezza dei movimenti e tremore di riposo, la malattia di Parkinson è in una fase troppo avanzata per poter essere bloccata, poiché, in questo stadio, almeno il 60% delle cellule dopaminergiche del cervello sono già morte". "Iniziare il trattamento sintomatico o neuro-protettivo in una fase precoce di malattia o meglio ancora nella fase pre-motoria - osserva Roberto Eleopra, vicepresidente della Sin e responsabile della Neurologia alla Fondazione Ircc Istituto Neurologico Besta - permette di controllare bene i sintomi e rallentare l'evoluzione della malattia. In queste fasi, infatti, i farmaci dopaminergici o i farmaci neuroprotettivi potrebbero davvero modificarne il decorso".

Ma come si effettua la diagnosi precoce? Secondo la Sin, per identificare la malattia di Parkinson nella fase pre-motoria bisogna prestare attenzione a sintomi non specifici, fra cui "il deficit olfattivo (ipo o anosmia), la depressione, dolori nelle grandi articolazioni, l'ipotensione ortostatica e, soprattutto, il disturbo comportamentale in sonno Rem (Rapid eye movement Behavioural Disorder, Rbd), caratterizzato da comportamenti anche violenti durante il sonno, quali urlare, scalciare, tirare pugni. L'Rbd rappresenta, al momento, il marcatore predittivo più importante della malattia di Parkinson: circa il 60% dei pazienti con disturbo comportamentale in sonno Rem, infatti, sviluppa la malattia di Parkinson entro 10-12 anni".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata