Una fase, sottolinea il Gruppo d'Intervento Giuridico onlus, "in accordo con il Ministero per i Beni e attività culturali e con l'apporto delle associazioni ecologiste e culturali, nonché degli altri soggetti sociali interessati, avendo come fulcro fondamentale la salvaguardia dei valori ambientali e storico-culturali della Sardegna". L'associazione sottolinea che la Giunta Pigliaru "ha revocato lo stravolgimento del piano paesaggistico regionale", a pochi giorni dalla prima udienza, prevista per il 14 ottobre, davanti al Tar sardo del ricorso in proposito del gruppo ambientalista.

Soddisfazione anche da parte di Legambiente, che definisce la decisione un "positivo atto di coraggio e lungimiranza della Giunta Pigliaru". "Esprimiamo la nostra soddisfazione - commenta Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna - per un atto di grande significato politico e programmatico". Legambiente ribadisce che il "Pps" della Giunta Cappellacci "conteneva meno tutele territoriali del Ppr dal momento che avrebbe permesso di realizzare maggiori edificazioni nell'ambito costiero. Di tutto ha bisogno la Sardegna, con migliaia di seconde case vuote gran parte dell'anno, che di coprire le coste con nuove costruzioni". "Ci auguriamo - conclude Tiana - che l'atto deliberativo di oggi permetta anche di respingere le ricorrenti proposte di deregolazione per permettere l'edificazione nelle zone interne e in tutte le aree rurali ed agricole".
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