Dopo la bagarre in consiglio comunale arriva la quiete.

Stamani il presidente Pais aveva sospeso i lavori con all'ordine del giorno la discussione della legge sugli staff della Giunta dopo che in tutta la prima parte della seduta si sono susseguiti interventi dell'opposizione sul pranzo "proibito" di Sardara al quale avrebbero preso parte anche funzionari e dirigenti riferibili all'Amministrazione.

Ora l’Aula ha iniziato a discutere gli articoli della legge sugli staff della Giunta, ma per spegnere l’incendio è stato necessario l’intervento della vicepresidente della Regione Alessandra Zedda.

“Ciò che è accaduto a Sardara è un fatto grave e inopportuno, tuttavia il governatore Solinas da voi chiamato in causa – ha detto rivolgendosi ai membri dell’opposizione – non deve né può riferire alcunché”.

Infatti, ha spiegato, “sapete tutti che ci sono delle indagini, e all’esito di queste indagini si valuterà quale dovrà essere la reazione che la Giunta dovrà avere in relazione ai fatti di Sardara”.

Ma, ha aggiunto Zedda, “ad oggi vi chiedo di proseguire i lavori sulla legge all’ordine del giorno, e di fare la vostra democratica opposizione e noi saremo qui a confrontarci, ma facciamolo sulle leggi perché ciò che è successo a Sardara non riguarda né il fatto che la minoranza ha diritto di fare la sua opposizione e né il fatto che la maggioranza ha il dovere di proporre leggi di interesse generale per i sardi”.

Critico Massimo Zedda (Progressisti), secondo il quale “il fatto che la politica debba attendere l’esito di indagini vale in altri casi, qui il tema è un altro perché alcuni esponenti e funzionari pubblici hanno violato delle regole. Il presidente ha titolo per convocare il comandante del Corpo forestale (presente all’hotel termale di Sardara ndr), metterlo di fronte alle sue responsabilità, parlare in modo franco, chiedergli di dimettersi e di dire chi era al tavolo di Sardara, ovviamente le persone riconducibili all’apparato regionale, convocarli e chiedere le dimissioni prima di provvedimenti dell’autorità giudiziaria”.
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