"Conte riferisca sulle pretese dell'Algeria di mettere le mani sul mare di fronte alla Sardegna. Tutto quello che ha saputo fare il governo italiano è una missione fallita ad Algeri il 16 gennaio scorso e una lettera all'Onu che forse chi l'ha ricevuta nemmeno si è degnato di leggere''. Questa l'accusa lanciata dalla Lega, per voce del segretario Matteo Salvini e del deputato Riccardo Molinari, che ha presentato un'interrogazione ad hoc al governo.

"Quando abbiamo saputo che l'Algeria aveva unilateralmente deciso di annettersi parte del mare davanti alle coste di Oristano e Carloforte pensavamo che il nostro governo avrebbe avuto un sussulto di dignità. Invece nulla", prosegue Salvini. Che poi conclude: "Ci manca solo regalare all'Algeria il mare davanti alla Sardegna. Giù le mani straniere dal nostro mare".

Pronta la replica di Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri ed esponente del Movimento 5 Stelle, attraverso Facebook: "Rassicuro Salvini, mentre lui da ministro dell'Interno dormiva svegliandosi ogni tanto per parlare di immigrati, noi stavamo già tutelando gli interessi italiani anche sulla questione delle nostre acque al largo della Sardegna".

"Eh sì - ha aggiunto Di Stefano nel suo post - perché, nonostante lui se ne sia accorto solo oggi, il decreto con cui l'Algeria ha definito la sua Zona Economica Esclusiva risale al 20 marzo 2018, addirittura prima della formazione del Governo Conte".

Ancora, spiega Di Stefano: "L'Italia quindi non sta rischiando un bel niente. Grazie alla nostra azione tempestiva, nessun interesse italiano è stato o sarà minacciato. Negozieremo con gli amici algerini una

soluzione equilibrata, mutualmente conveniente e in linea con il diritto internazionale e i nostri interessi nazionali, così come sancito dall'Art. 74 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Matteo, ora che ti sei svegliato prendi anche un caffè, magari scopri di essere stato ministro per oltre un anno".

(Unioneonline/l.f.)
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