Lo avevano detto e lo hanno fatto.

Matteo Renzi e Italia Viva si dissociano dal Pd e votano assieme al centrodestra contro la riforma Bonafede, che prevede lo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio.

"Non abbiamo rotto la maggioranza, abbiamo solo difeso lo stato di diritto - ha scritto oggi il leader Renzi -. Continueremo a farlo, anche senza il permesso dei populisti: populisti nuovi e populisti vecchi. Abbiamo fatto un governo insieme per mandare a casa Salvini, non per diventare grillini".

"Guardiamo i fatti: c'era una legge sulla prescrizione voluta dal Pd e dal ministro Orlando. Poi sono arrivati i populisti gialli-verdi e con i voti leghisti e grillini hanno cambiato la legge eliminando la prescrizione e rendendo i cittadini imputati a vita. Un obbrobrio giuridico. Noi ieri abbiamo votato per ripristinare la legge dei nostri Governi, cancellando le misure giustizialiste e populiste. Mi dispiace solo che il Pd abbia scelto di seguire i grillini anche su questo, andando purtroppo a rimorchio dei Cinque Stelle".

Lo attacca duramente il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: "Prendo atto che Italia Viva si è isolata dalla maggioranza votando insieme a Forza Italia e alle opposizioni. Il mio lavoro è dare ai cittadini una riforma che permetta ai cittadini di avere un processo penale con tempi ragionevoli".

La scorsa settimana, ha ricordato, c'è stato un vertice sulla giustizia nel corso del quale "sono state raccolte le diverse sensibilità" fino ad arrivare alla proposta di mediazione che prevede, sostanzialmente, di distinguere tra condannati e assolti in primo grado: in caso di condanna si interrompe la prescrizione, se invece l'imputato viene assolto scatta una sospensione lunga (che potrebbe essere di due anni).

"Sto lavorando proprio per scrivere questa nuova proposta e portarla all'attenzione della maggioranza. Tutte le forze di maggioranza - sottolinea ancora Bonafede - si sono sbloccate a seguito di questa proposta e abbiamo deciso di andare avanti. E ieri Italia Viva si è isolata rispetto a questo sblocco". A parte Italia Viva, ha concluso il Guardasigilli, "vedo una maggioranza che ha deciso di andare avanti, con un Pd molto compatto".

"Prescrizione: Bonafede e malafede - il commento di Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva -. Mentre vota la riforma Bonafede scritta da Lega e 5Stelle, il Pd ci accusa di tradimento perché votiamo una riforma scritta dall'attuale vicesegretario del Pd. In questa storia c'è qualcuno in malafede".

(Unioneonline/D)
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