Forza Italia Viva, un acronimo usato sin dalla nascita del nuovo partito di Matteo Renzi per ironizzare sulla creatura che da molti è ritenuta quasi un remake del partito fondato nel '94 da Silvio Berlusconi. E che punta a raccogliere proprio quei moderati di centrodestra delusi da una coalizione a trazione Salvini-Meloni.

Oggi Mara Carfagna ha aperto all'ex premier fiorentino, ma non se ne parla finché dura questo governo: "Se Renzi dichiarasse di non voler sostenere più il governo di sinistra ma di avere altre ambizioni, Forza Italia Viva potrebbe essere una suggestione", ha dichiarato.

"Oggi - ha aggiunto - io e Renzi siamo in due metà campo diverse. Non so cosa accadrà nei prossimi giorni nei prossimi giorni, ma molti dopo 25 anni non si sentono a proprio agio in Forza Italia, oggi si sentono a casa d'altri".

Immediata la replica di Matteo Renzi, che ha l'aria di chi la sa lunga ed è sicuro che prima o poi molti transfughi passeranno da Forza Italia a Italia Viva: "Porte aperte a chi vorrà venire a far parte del progetto non come ospite ma come dirigente, vale per Mara Carfagna e altri dirigenti, ma noi non tiriamo la giacchetta. Italia Viva è l'approdo naturale per tutti, è solo questione di tempo".

La Carfagna ha controreplicato con un tweet: "Il mio campo politico è e resterà il centrodestra. Tra il mio percorso e quello di Renzi non possono esserci sovrapposizioni, lui sostiene un governo di sinistra".

Come dire, per ora non se ne parla. Ma alle prossime elezioni politiche, chissà...

Ad avvicinare i due l'ennesimo battibecco Carfagna-Salvini. Il leader della Lega si è augurato che la deputata "non cambi schieramento per motivi di poltrone". Ma la Carfagna gli ha risposto per le rime: "C'è chi per amore di poltrone, quelle vere, ha portato i voti del centrodestra in un governo con i 5 Stelle e ha proposto a Di Maio di fare il premier".

Ma in serata è intervenuto anche Berlusconi, che attraverso i suoi ha fatto sapere: "La cena di ieri non è servita, Mara Carfagna decida se restare o andare via...".

(Unioneonline/L)
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