La cedolare secca al 10% per i contratti d'affitto a canone concordato "non sale al 12,5%, ma si è fatto uno sforzo per lasciarla al 10% e renderla permanente".

È uno dei risultati raggiunti nel vertice di maggioranza di stasera sulla manovra.

Nonostante una prima sostanziale intesa a Palazzo Chigi la tensione nella maggioranza resta alta. E promette di scaricarsi sui nodi ancora aperti: dalla flat tax per le partite Iva che Luigi Di Maio vuole senza vincoli, alla "sugar tax" che Matteo Renzi vuole cancellare.

Da Bruxelles il commissario europeo Valdis Dombrovskis si dice ancora una volta preoccupato sui conti italiani ma ribadisce anche che "al momento" non c'è l'ipotesi di un rigetto della manovra. Il giudizio più complessivo arriverà dopo il 7 novembre.

Una seconda riunione, domani pomeriggio, dovrebbe dare il via libera finale alla legge di bilancio, che formalmente era stata approvata in Consiglio dei ministri due settimane fa.

È un'accelerazione rispetto all'ipotesi di portare il testo in Parlamento addirittura mercoledì 6 novembre: ai tecnici viene dato l'input di chiudere entro il 31 notte, consegnando il testo definito al ministro del Tesoro. Una corsa per evitare che tutto venga rimesso in discussione.

(Unioneonline/D)
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