"Da adulta la figlia della Meloni rimpiangerà di non essere stata a Bibbiano". È il raccapricciante contenuto del tweet postato da Franco Cappelletti, ultimo "campione" nell'esercito degli odiatori seriali, e indirizzato alla leader di Fratelli d'Italia, che ha immediatamente replicato su Facebook: "Ecco dove siamo arrivati. È schifo".

A fare seguito, settemila commenti in poche ore, per lo più di sostegno e dura critica all'attacco ricevuto.

Giorgia Meloni nei giorni scorsi era stata al centro della polemica, social e non solo, per alcune sue presunte dichiarazioni sull'assassinio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega riportate in un articolo del quotidiano "Il Foglio", ma da lei poi smentite.

"Non prendo lezioni di vita – aveva già tuonato la presidente di Fratelli d'Italia - da gente miserabile che vive di mistificazioni".

E a conclusione di un lungo post Facebook, specificava: "La mia storia parla per me, e non ho mai fatto sconti ad alcuno per simpatia o calcolo politico, né ho mai attaccato ingiustamente altri per pregiudizio. Ciò che i servi del politicamente corretto non mi perdonano è di non unirmi alla loro schifosa omertà nei confronti dei 'compagni che sbagliano', che oggi sono anche 'migranti che sbagliano', 'assistenti sociali che sbagliano', 'ONG che sbagliano'. Sono quelli che nascondono gli stupri se sono commessi da immigrati, i furti se commessi da cooperative rosse, l'illegalità se commessa dai centri sociali, le molte Bibbiano d'Italia se possono offuscare la narrazione arcobaleno o il sistema associativo di sinistra".

SOLIDARIETA' - A difendere la Meloni a spada tratta, oggi, è anzitutto Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi. "Giorgia Meloni - scrive su Facebook - è stata nuovamente messa sotto attacco dalle anime belle del progressismo, quelle che t'insultano semplicemente se manifesti idee diverse dalle loro. Odiano essere contraddetti, la loro 'religione' non prevede che qualcuno manifesti pensieri diversi dai propri e sono capaci di esprimere una violenza disumana e senza limiti, come accade a questo 'fenomeno' che compie due sacrilegi: offendere una donna e mamma, colpire la sua innocente figliola".

"È vero che i social raccolgono le pulsioni più basse della persona, ma almeno di fronte alle creature – conclude Rampelli - occorrerebbe sapersi fermare".

IL POST DI GIORGIA MELONI:

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata