È durato due ore e si è chiuso con Matteo Salvini e Luigi Di Maio che si danno il cinque il vertice a tre dei vicepremier con Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

Un incontro che i due hanno definito "positivo". "Mai avuto dubbi sul fatto che il governo andrà avanti", ha aggiunto Matteo Salvini. "Priorità è abbassare le tasse", ha detto Di Maio.

Una cena che è servita a riannodare i rapporti tra i due leader dopo i conitnui litigi delle ultime settimane "elettorali". Decreto sicurezza bis e salario minimo, manovra espansiva e taglio delle tasse, questi i punti del nuovo accordo.

Una sorta di patto "anti Conte" tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, giunti a Palazzo Chigi molto irritati per le ultime uscite del presidente del Consiglio.

Non è un segreto, Conte lo ha detto chiaramente in un'intervista uscita ieri sul Corriere della Sera: sui conti pubblici non vuole aprire la guerra con l'Unione europea che, a suo dire, nuocerebbe all'Italia. Ed è proprio sul tema dei conti che le divergenze e le tensioni restano, tanto che Palazzo Chigi ha diramato una nota: "Sarà necessario un incontro con i tecnici del Mef e il ministro Tria per mettere a punto una strategia da adottare nell'interlocuzione con l'Europa, volta ad evitare una procedura d'infrazione per il nostro Paese e per impostare una manovra economica condivisa".

Le ultime uscite del presidente del Consiglio lasciano sempre più pensare a un terzo partito all'interno della maggioranza. Quello formato da Conte appunto, dai tecnici come Tria e Moavero, e dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Tanto che, riportano i bene informati, le tensioni e le divergenze si sono palesate proprio quando si è parlato di manovra e rapporti con Bruxelles. Con Conte che ha continuato a manifestare la necessità di fare il possibile per salvare i risparmi degli italiani e Salvini che, forte dei risultati elettorali, ha dettato le sue regole, dicendo no a una manovra correttiva e all'aumento delle tasse. E il leader della Lega su questo avrebbe trovato proprio in Di Maio un alleato.

Salvini, inoltre, proprio questa mattina ha avvisato il premier: "Non capisco le preoccupazioni di Conte. Ci vuole un cambio di passo, in ballo non ci sono voti in più ma il futuro dell'Italia. Se pensano che io stia al governo per vivacchiare si sbagliano di grosso", ha detto in un'intervista a Libero.

Di nomine non si è parlato, ma quanto alla scelta del ministro degli Affari Ue in pole ci sarebbe il leghista Alberto Bagnai.

Oggi il consiglio dei ministri in cui, tra le altre cose, dovrebbe essere approvato il decreto sicurezza bis.

(Unioneonline/L)
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