"Il 24 febbraio sarà una sfida tra la Lega e la sinistra".

Così Matteo Salvini, nel corso di un comizio a Sassari, penultima tappa del suo tour elettorale in Sardegna.

Sul palco allestito nella piazza gremita, il ministro dell'Interno e leader leghista ha, dunque, escluso gli amici (al governo)-nemici (a livello locale) del Movimento 5 Stelle dalla corsa per la conquista della Regione.

A proposito degli attriti e delle divergenze di vedute con gli alleati in Parlamento, Salvini ha però parlato chiaro, così come sul possibile trionfo della Lega in caso di nuove elezioni: "Mi chiedono perché non faccio saltare il governo. Io dico che ho dato un parola e che questa parola vale più dei sondaggi e di 100 senatori in più".

Il vicepremier, però, ha avvertito: "La Sardegna e l'Italia hanno bisogno di sì e non di no. Non si può dire sempre di no a tutto, al metano, alle strade, alle ferrovie, ai porti e agli aeroporti. Bisogna guardare avanti".

Il numero uno del Viminale è anche tornato a parlare delle priorità che dovrà affrontare la prossima giunta regionale.

Ovvero la sanità ("Non è possibile chiudere gli ospedali e costringere uomini e donne malati a prendere l'aereo o l'elicottero per curarsi") e i collegamenti ("Non si può spendere 500 euro per andare a Roma o a Milano in aereo o in traghetto. È necessario rivedere le concessioni").

Matteo Salvini torna in Sardegna, eccolo con la bandiera dei Quattro Mori (foto L'Unione Sarda - Fiori)
Matteo Salvini torna in Sardegna, eccolo con la bandiera dei Quattro Mori (foto L'Unione Sarda - Fiori)
Matteo Salvini torna in Sardegna, eccolo con la bandiera dei Quattro Mori (foto L'Unione Sarda - Fiori)
Sul traghetto da Palau a La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Deidda)
Sul traghetto da Palau a La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Deidda)
Sul traghetto da Palau a La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Deidda)
In viaggio verso La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Deidda)
In viaggio verso La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Deidda)
In viaggio verso La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Deidda)
A La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Fiori)
A La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Fiori)
A La Maddalena (foto L'Unione Sarda - Fiori)
All'ospedale Paolo Merlo (foto L'Unione Sarda - Fiori)
All'ospedale Paolo Merlo (foto L'Unione Sarda - Fiori)
All'ospedale Paolo Merlo (foto L'Unione Sarda - Fiori)
Un selfie con alcuni sostenitori (foto L'Unione Sarda - Fiori)
Un selfie con alcuni sostenitori (foto L'Unione Sarda - Fiori)
Un selfie con alcuni sostenitori (foto L'Unione Sarda - Fiori)
A Castelsardo (L'Unione Sarda - Fiori)
A Castelsardo (L'Unione Sarda - Fiori)
A Castelsardo (L'Unione Sarda - Fiori)
Il ministro Salvini in piazza a Ozieri (Ansa)
Il ministro Salvini in piazza a Ozieri (Ansa)
Il ministro Salvini in piazza a Ozieri (Ansa)

Poi la protesta del latte: "Il lavoro deve essere pagato senza elemosine. Per questo torneremo al tavolo di trattativa, bisogna lavorare affinché a tutti sia riconosciuto quello che è giusto".

Non sono mancate le contestazioni di alcuni oppositori, ai margini della piazza. Ai fischi e alle grida ("Fascista!") Salvini ha risposto con una battuta: "Vi offro pane e Nutella o un Bacio Perugina".

Poi, di nuovo, il leader della Lega ha ribadito il concetto iniziale, senza citare mai nemmeno gli alleati del centrodestra: "In Sardegna la partita è solo fra sinistra e Lega. Domenica i sardi saranno chiamati a scegliere fra il passato e il futuro".

(Unioneonline/l.f.)

Salvini a Ozieri - Video:

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