Grazie a lui la musica è diventata più democratica e alla portata di tutti e soprattutto è uscita dalle case potendo essere trasportata in una magica "scatoletta" di plastica che poteva entrare nella tasca di una giacca.

E' morto a 94 anni l'ingegnere olandese Lou Ottens, rivoluzionario inventore negli anni sessanta delle musicassette, di cui sono stati vendute più di 100 miliardi di esemplari in questi anni.

In seguito, come direttore tecnico della Philips, a fine anni '70, Ottens prese parte anche allo sviluppo del compact disc. Secondo i media olandesi che annunciano la notizia, Ottens è morto nella sua casa di Duizel sabato.

Nato nel 1926, Ottens cominciò la sua carriera costruendo una radio per la sua famiglia durante la seconda guerra mondiale con una speciale antenna direzionale che poteva concentrarsi sui segnali radio nonostante i tentativi di "disturbo" dei nazisti.

In seguito fu messo a capo dello sviluppo di nuovi prodotti ad Hasselt, in Belgio, per la Philips. E lì prima ebbe l'idea di un registratore portatile, poi delle musicassette che decollarono rapidamente sin dall'inizio. Presentate come prototipo alla fiera della radio di Berlino e lanciate a livello internazionale grazie a un accordo con la Sony, erano la risposta di Ottens ai grandi nastri a bobina. Questi ultimi fornivano un suono di alta qualità ma erano oggettivamente più ingombranti e costosi.

"Lou voleva che la musica fosse portatile e accessibile" spiega il regista di documentari Zack Taylor, che ha trascorso molto tempo con Ottens per il suo film "Cassette: A Documentary Mixtape", come riporta la Npr. E in seguito - spiega ancora - "ha spinto perché Philips concedesse in licenza questo nuovo formato ad altri produttori gratuitamente, aprendo la strada affinché le cassette diventassero uno standard mondiale". Per la sua invenzione Ottens utilizzò un blocco di legno abbastanza piccolo e sottile da stare in tasca come obiettivo per quello che dovrebbe essere il futuro della registrazione e della riproduzione su nastro.

Ma, nonostante gli anni e i passi da gigante fatti dalla tecnologia musicale, le audiocassette continuano a mantenere un fascino molto forte perché rimangono, come nessun altro mezzo, convenienti e personali e perché probabilmente ci fanno tornare indietro nel tempo. Possono contenere qualsiasi cosa, da una scaletta attentamente sequenziata di registrazioni rare a canzoncine e risate di bambini e adulti.

Proprio lo scorso anno molti artisti, da Lady Gaga a Ozzy Osbourne, da Selena Gomez ai Gorillaz, hanno venduto la loro musica incisa su musicassette.

(Unioneonline/F)
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