Madrid si prepara a un secondo lockdown che coinvolgerà circa 850mila persone che risiedono nella Regione.

Da circa due mesi la Spagna registra un aumento costante dei nuovi casi di SarsCov2, che più di recente si è tradotto in una preoccupante crescita dei malati negli ospedali, anche in terapia intensiva.

Secondo i dati della Johns Hopkins University la Spagna è il Paese dell'Europa occidentale con più contagi (625.651) e i tassi d'infezione nella regione di Madrid sono più del doppio della media nazionale, afferma il governo iberico.

Per questo a partire da lunedì alcune zone della Regione saranno soggette a lockdown per frenare l'aumento dei casi. Nei 37 distretti sanitari più a rischio i residenti potranno lasciare la zona solo per andare a lavoro, a scuola o per assistenza sanitaria. Gli incontri saranno limitati a un massimo di sei persone, i parchi pubblici saranno chiusi e tutte le attività commerciali dovranno chiudere alle 22.

La Regione di Madrid è stata la più colpita anche durante la prima ondata, e le autorità sono finite sotto accusa perché a differenza di altre regioni fortemente colpite come Aragona e Catalogna, non sono riuscite a migliorare i numeri sui nuovi contagi. Anche perché non hanno adottato misure decise, ad esempio a Madrid solo a luglio è stato reso obbligatorio l'uso della mascherina nei luoghi pubblici

(Unioneonline/L)
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