Il primo ministro Boris Johnson ha ordinato il lockdown nel Regno Unito. Negozi chiusi e tutti a casa per contenere i contagi da coronavirus, come in Italia.

"Da stasera - ha annunciato il premier in un discorso alla nazione - stop a tutti gli esercizi commerciali non essenziali, divieto di riunioni in pubblico di più di due persone e multe da 30 sterline ai trasgressori".

Parchi aperti solo in parte, chiusi i luoghi di preghiera. Si potrà uscire solo per lavoro, per fare la spesa, portare a spasso il cane, svolgere attività fisica o prestare assistenza.

La stretta al momento è stata annunciata per tre settimane. Restano aperte farmacie, minimarket, supermercati e alimentari in genere, stazioni di servizio, negozi di ferramenta e affini, quelli per i prodotti per animali domestici, i sanitari, gli uffici postali, le banche e le edicole. Chiuse anche le biblioteche.

La distanza minima da osservare tra le persone è di due metri. Sospesi tutti gli eventi sociali, inclusi battesimi e matrimoni, ma con l'esclusione dei funerali.

"La minaccia del Covid sta crescendo come altrove nel mondo, e nessun servizio sanitario potrebbe far fronte a un picco di contagi concentrato. Dobbiamo sacrificarci per permettere ai medici di salvare migliaia di vite umane. Dovete stare a casa, uscite il meno possibile per le cose essenziali. Il virus potrà essere sconfitto, ma a patto di agire insieme", ha detto con tono serio e ultimativo il premier.

Gli ultimi dati in Gran Bretagna parlano di 335 morti accertati, 54 in un giorno, e una curva d'incremento che ricorda quella italiana: 6.650 casi di positività, 950 in più di ieri.

Preludio al lockdown era l'avviso di questo pomeriggio del Foreign Office ai britannici che si trovano all'estero; "Rimpatriate al più presto, perché nei prossimi giorni potrebbe non essere più possibile. Se siete in vacanza all'estero, il tempo di tornare a casa è ora, finché potete", aveva avvertito il ministro degli Esteri Dominic Raab.

(Unioneonline/L)
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