Dopo gli attacchi alle sue strutture petrolifere, l'Arabia Saudita annuncia che si unisce alla coalizione a guida Usa per la protezione delle vie di navigazione del Medi Oriente.

Della missione, nata dopo i danni causati a petroliere e dopo i sequestri di cui i funzionari americani accusano l'Iran, fanno già parte Australia, Bahrein e Regno Unito.

Intanto il principe Abdulaziz bin Salman, ministro dell'Energia saudita, ha tranquillizzato i clienti: il suo Paese fornirà una normale produzione entro fine mese raggiungendo 11 milioni di barili, contro i 9,6 milioni al giorno prima degli attacchi alle raffinerie.

L'Arabia Saudita ha anche detto di aver recuperato il 50% della produzione di petrolio persa a causa degli attacchi alle raffinerie Aramco. Le esportazioni quindi saranno nella norma.

(Unioneonline/s.s.)
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