Giuseppe Conte non perde tempo, e dopo il via libera al nuovo esecutivo ottenuto ieri in Senato affronta a Bruxelles la prova dell'Ue, in una serie di incontri schedulati nell'arco della giornata con al centro dei dibattiti la manovra e il tema dei migranti.

"Ho visto una grande disponibilità", ha detto Conte dopo il primo bilaterale con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "C'è una consonanza molto importante", ha quindi specificato, "riceveremo dall'Europa un grande sostegno".

MIGRANTI - Quindi l'incontro con il presidente del Consiglio europeo uscente, Donald Tusk, e una relazione sui meeting della mattinata.

"C'è grande disponibilità per trovare un accordo, ancorché temporaneo", ha chiarito Conte ai giornalisti in tema di migranti. "Dobbiamo uscire - ha specificato - dalla gestione emergenziale dei casi affidati all'Italia: noi vogliamo che anche con questo meccanismo temporaneo ci sia condivisione". "In prospettiva - ha ancora aggiunto - avremo dei Paesi riluttanti a una condivisione degli arrivi di flussi migratori, ma chi non parteciperà ne risentirà a livello finanziario in maniera consistente".

Il meccanismo dei rimpatri, ha poi spiegato Conte, "dovrà essere gestito a livello europeo e soprattutto integrando gli accordi che devono essere a livello europei e non bilaterali o affidati a singoli Stati come l’Italia". In un simile contesto anche l'operazione Sophia "in un quadro di rimpatri" a livello europeo "può essere riattivata".

Il premier con Donald Tusk (Ansa)
Il premier con Donald Tusk (Ansa)
Il premier con Donald Tusk (Ansa)

LA MANOVRA - "Il nostro obiettivo - ha spiegato il premier - è la riduzione del debito, non stiamo dicendo che non vogliamo i conti in ordine ma lo vogliamo fare attraverso una crescita ragionata e investimenti produttivi". In tema di investimenti per crescere "vogliamo fare un patto per l'Europa - la chiusa -: questi sono i nostri progetti, lasciateceli realizzare".

In programma, nel pomeriggio, anche l'incontro con il presidente uscente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, a Palazzo Berlaymont, e quello con il presidente designato del Consiglio europeo, Charles Michel, a Palazzo Egmont.

La stretta di mano con David Sassoli (Ansa)
La stretta di mano con David Sassoli (Ansa)
La stretta di mano con David Sassoli (Ansa)

IL POST - "In Europa non abbiamo tempo da perdere - aveva scritto in mattinata Conte su Facebook -, ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere tre obiettivi fondamentali e strategici per l'Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del Regolamento di Dublino sui flussi migratori, un regime di misure e interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno".

"Occorre - prosegue nel post - sostenere gli investimenti, a partire da quelli ambientali e sociali nell'ottica di uno sviluppo sostenibile che dia nuovo impulso al mercato del lavoro italiano, evitando un'impostazione di bilancio pro-ciclica non adeguata alle prospettive economiche del continente".

Sul tema migratorio Conte ribadiva la necessità di una gestione "strutturale e non emergenziale dei flussi", e l'obiettivo è "raggiungere un'intesa su un meccanismo automatico di sbarchi e redistribuzione, con un'efficace politica europea dei rimpatri".

"Quanto al nostro Mezzogiorno - la conclusione - dobbiamo provare a ottenere dall'Europa il riconoscimento di uno statuto speciale per poter varare misure straordinarie per lo sviluppo. L'Italia oggi è più forte, e con il nuovo Governo intendiamo svolgere un ruolo di primo piano in questa fase di rinnovamento dell'Unione europea".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata