"La sospensione del Parlamento voluta dal premier Boris Johnson è illegale".

Questo quanto stabilito dalla Corte di appello di Edimburgo, in Scozia, dove era stato presentato ricorso contro la decisione del capo di governo inglese di riaprire l'assemblea il 14 ottobre (giorno del "Queen Speach", il discorso della regina che inaugura la nuova sessione).

La sentenza tuttavia non inciderà sul blocco scattato ieri, ma arriva in un momento di estrema tensione.

Giusto a inizio settimana lo speaker della Camera dei Comuni inglese, John Bercow, ha annunciato le dimissioni entro il 31 ottobre, nonché di rinunciare all'incarico nel caso di elezioni anticipate. Il politico britannico ha denunciato la linea seguita da Johnson definendola "distruttiva", ricevendo i complimenti del ministro Michael Gove e l'ovazione del partito laburista.

Domenica sono arrivate le dimissioni anche del ministro del Lavoro Amber Rudd dopo l'espulsione di 21 parlamentari Tory tra cui l'ex ministro e veterano Ken Clarke (79 anni), Philip Hammond, Dominic Grieve o Justine Greening, e anche di Nicholas Soames, 71enne nipote di Winston Churchill.

(Unioneonline/M)
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