Si è concluso lo storico e attesissimo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, che dovrebbe aprire un nuovo capitolo nei rapporti tra le due nazioni e porre fine al conflitto nel Donbass (Est dell'Ucraina) tra l'esercito di Kiev e i separatisti filorussi.

Un conflitto finora costato la vita a quasi 15mila persone.

Lo scambio coinvolgerebbe 70 detenuti, ne sono stati liberati 35 per parte. Gli aerei con a bordo le persone liberate sono atterrati questa mattina a Kiev e a Mosca.

Tra le persone liberate il regista ucraino Oleg Sentsov, il capo dell'ufficio ucraino dell'agenzia di stampa russa Ria Novosti, Kirill Vyshinsky, accusato di alto tradimento da Kiev e i 24 marinai ucraini catturati l'anno scorso da Mosca nello stretto di Kerch.

Il regista ucraino Oleg Sentsov, arrestato nel 2014, era stato condannato a vent'anni per la presunta pianificazione di attacchi terroristici dopo l'annessione a Mosca della Crimea. In cella aveva anche lanciato lo sciopero della fame.

"Lo scambio - ha affermato Putin - è un passo avanti verso la normalizzazione dei rapporti", facilitato anche dal nuovo presidente ucraino, il comico Volodymyr Zelensky. Anche quest'ultimo ha parlato di "primo passo verso la ripresa del dialogo e la fine della guerra nel Donbass".

Lo scambio di prigionieri ha ricevuto il plauso dell'intera comunità internazionale.

(Unioneonline/L)
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