Dichiarare lo stato di emergenza nazionale.

È la soluzione trovata dall'amministrazione di Donald Trump per evitare di incorrere in un nuovo shutdown del governo federale e finanziare il muro al confine con il Messico.

Lo hanno annunciato la leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, e la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders.

"Il presidente Trump - ha detto quest'ultima - firmerà la legge per finanziare il governo e come ha annunciato in precedenza intraprenderà anche un'altra azione esecutiva, che prevede l'emergenza nazionale, per garantire di metter fine alla crisi di sicurezza nazionale e umanitaria al confine".

Trump, ha aggiunto, "ancora una volta manterrà la promessa di costruire il muro, proteggere il confine, dare sicurezza al nostro grande Paese".

Grazie alla misura, il magnate potrà attingere ad altre risorse economiche per coprire i costi dell'imponente struttura e tentare dunque di mantenere una delle principali promesse della sua campagna elettorale del 2016.

Il rischio però è quello di incorrere in una battaglia in tribunale: "Chi ha il potere dei cordoni della borsa è il Congresso, non Trump", ha tuonato la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, che minaccia ritorsioni.

(Unioneonline/D)
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